ALESSANDRO SALEMI
Cronaca

Oneri di urbanizzazione, un “affare“. Il Comune mette in cassa 13 milioni

L’opposizione incalza: "Ma questa non sarebbe la Giunta nemica del cemento?"

L’assessore Marco Lamperti

L’assessore Marco Lamperti

Anche per quest’anno, la previsione di bilancio 2025-2027 del Comune prevede importanti introiti derivati dagli oneri di urbanizzazione versati quando si realizzano interventi edilizi che comportano un incremento del consumo del suolo o un aumento del fabbisogno di infrastrutture e servizi.

Si tratterà, come l’anno scorso, più o meno di 13 milioni di euro, una cifra notevole che non è passata inosservata in Consiglio comunale. "Nel programma elettorale non vi siete venduti come coloro che avrebbero puntato sull’edilizia – rimprovera il consigliere di Forza Italia Massimiliano Longo –, eppure vedo una cifra di 13 milioni che è qualcosa di mai visto a Monza, e questo mi sembra implichi una contraddizione. Gli oneri significano cemento, e probabilmente i comitati ambientalisti hanno ragione nel gridare al tradimento". Immediata la risposta del consigliere di LabMonza Lorenzo Spedo. "Il Pgt vigente l’ha fatto il centrodestra e da questo derivano gli attuali oneri – puntualizza –. Quantomeno noi come maggioranza i costi li abbiamo aumentati per garantire più introiti nelle casse cittadine". Osservazione controbattuta dal consigliere di Forza Italia Pierfranco Maffè, per cui "quelli degli oneri di urbanizzazione si stanno rivelando soldi benedetti anche per questa amministrazione, figli di un Pgt fatto originariamente da un’amministrazione di centrosinistra (Scanagatti)".

"È sempre colpa di qualcun altro – prosegue il consigliere – salvo che questi soldi faranno comodo per far tornare il bilancio". Sul tema dà dei chiarimenti l’assessore all’Urbanistica Marco Lamperti. "Gli oneri di urbanizzazione in questi due anni sono aumentati perché rispetto a prima si è sbloccato l’ufficio edilizia, non avendo più richieste di accesso agli atti e operazioni che rallentavano gli iter burocratici – spiega l’assessore –, e perché abbiamo aumentato del 22% i costi degli oneri per i soggetti privati. Non bisogna pensare che l’incasso derivi solo da grandi operazioni. In gran parte viene da piccole operazioni come cambi di destinazione di edifici da commerciale a residenziale, o per piccoli interventi immobiliari, quali recupero di sottotetti, o pezzetti di cortiletti in più per ristoranti. Noi rilasciamo 4mila titoli all’anno, di cui solo una trentina per progetti grandi – prosegue –. Gli oneri poi derivano dallo storico, non da quello di nuovo che si farà: gli attuali sono figli di progetti passati, del Pgt in essere, che stiamo modificando. Questo prevede pochissimo consumo di suolo e Monza nel 2023 ha registrato il consumo più basso dal secondo dopoguerra. Il nuovo Pgt sarà a consumo di suolo negativo".

A.S.