In mattinata le celebrazioni ufficiali e nel pomeriggio le visite guidate ai monumenti della Prima guerra mondiale, a Oreno. Vimercate celebra il 4 Novembre, festa dell’unità nazionale e delle forze armate. Il ritrovo è fissato alle 9 in piazza Martiri, poi in autobus il corteo partirà per l’omaggio ai Caduti delle frazioni. Primo appuntamento alle 9.20 circa in piazza Giordano Bruno a Velasca, poi a Oreno alle 9.45 in piazza San Michele, infine, a Ruginello in via Diaz alle 10.10. Alle 10.45 la commemorazione in piazza Unità d’Italia davanti al Municipio, seguita dal discorso del sindaco Francesco Cereda. Dopo pranzo, con partenza alle 15 e alle 15.30 da piazza San Michele, i ciceroni del Circolo culturale orenese accompagneranno i visitatori in un itinerario alla scoperta delle tracce della Grande Guerra nel borgo-gioiello della città. Partecipazione gratuita con prenotazione consigliata via mail all’indirizzo info@prolocovimercate.it, oppure tramite Whatsapp al numero 3925343944.
Mentre ieri le forze armate sono state celebrate a Monza, alla presenza delle autorità civili, religiose e militari della città, oltre alle associazioni d’Arma. Una cerimonia accompagnata dalla Fanfara dei Bersaglieri, all’ombra del Monumento ai Caduti in piazza Trento e Trieste.
"Già l’anno scorso celebravamo questo momento importante della vita nazionale in un contesto di preoccupazione per un conflitto nel pieno dell’Europa – le parole del sindaco Paolo Pilotto –. Oggi non solo quel conflitto non smette di ferire l’Europa, ma ad esso e agli altri conflitti che dividono i popoli si è aggiunta una situazione di grave tensione in Medio Oriente, che ogni giorno aumenta le preoccupazioni di ognuno di noi". Ecco, "per molti di noi il 4 Novembre è una data ricca di ricordi e suggestioni, è la mano di un nonno che ci accompagnava ad ascoltare l’Inno d’Italia, a riconoscere i colori della bandiera nazionale e a guardare le uniformi. È la lezione di una maestra o di un professore. Altri, invece, proprio su questo monumento in memoria dei caduti fanno passeggiare i loro cani, si ubriacao e lo imbrattano. Tornare a curarlo, a volerlo bello, rispettato, amato, non è una questione solamente estetica, è una questione di pietà per i caduti".