Sovico – Ancora un infortunio mortale in Brianza, il terzo nel giro di poche settimane. Un ragazzo di 33 anni di origini marocchine è morto pressoché sul colpo ieri mattina, mentre si trovava al lavoro alla Steelera srl, una ditta di carpenteria metallica medio pesante in via Cascina Greppi 81/A.
È accaduto alle 10:30, quando – secondo le prime ricostruzioni - è precipitato un carico sospeso centrando il povero ragazzo. "Schiacciamento a cranio e arti inferiori" la diagnosi senza via di scampo. Il giovane è morto praticamente sul colpo. Sul posto erano intervenuti l’ambulanza della Croce Bianca di Besana e l’automedica inviata da Areu in codice rosso. Con loro a effettuare i rilievi del caso i carabinieri della Compagnia di Monza e il personale dell’Azienda di Tutela della Salute. Agli operatori sanitari e ai medici non è rimasto altro da fare purtroppo che constatare il decesso. Le indagini sono in corso: occorre ad esempio comprendere se il giovane nordaficano fosse un dipendente diretto delle Steelera o fosse un lavoratore esterno in subappalto.
Da capire anche se erano stati presi tutti gli accorgimenti per la sicurezza, a cominciare dall’utilizzo del caschetto, sempre che potesse servire ad attutire il colpo.
I sindacati nel frattempo sono già al lavoro. Nel giro di un mese e mezzo sono infatti già tre le vittime del lavoro registrate nel territorio. Il primo caso il 24 aprile scorso, quando Mohamed Abdeltawwab Kamel Mabdrouk, un muratore egiziano di 42 anni, mentre stava lavorando nel cantiere edile di un palazzo in costruzione di via Giacosa era stato colpito da un pezzo di metallo caduto da una gru. Il lavoratore, residente a Milano, era stato soccorso dall’automedica e dalla Croce Verde Lissonese. Aveva perso immediatamente conoscenza, era stato portato in codice rosso al pronto soccorso dell’ospedale San Gerardo. Erano intervenuti anche i vigili del fuoco e una pattuglia della Questura di Monza. Dopo cinque giorni di agonia, Mohamed era morto.
Un altro infortunio mortale pochi giorni fa, l’11 giugno, a Brugherio. Vittima un operaio di 24 anni, travolto e ucciso dalla fiammata provocata da un’esplosione mentre stava lavorando nel reparto di miscelazione solventi e resine di una piccola azienda di vernici in Brianza. Era originario del Gambia e si chiamava Amadou Sanneh, residente a Lentate sul Seveso ma domiciliato a Monza. Il 24enne da circa tre anni era operaio per la Mega Wilckens, ditta che conta una ventina di dipendenti a Brugherio.