Monza, 21 agosto 2024 – L’ennesima tragedia sul lavoro. In piena estate, nel cuore della Brianza produttiva, dove da gennaio si contano già cinque morti bianche. La vittima questa volta è un ragazzo di soli 22 anni e ciò fa ancora più male, se possibile. Una morte orribile: il giovane lavoratore di origine egiziana è rimasto incastrato nel nastro trasportatore nell’impianto che compatta i rifiuti. Sono ancora in corso le operazioni per estrarre il corpo del macchinario trasformatosi in trappola letale, la parte più gravosa dei soccorsi.
Il dramma
L’incidente è avvenuto attorno alle 16 all’interno della Corioni di Monza, storica azienda che opera dal 1967 nel settore dello smaltimento-riciclo rifiuti e delle bonifiche ambientali, situata in via Comunale per Cinisello, nella zona industriale del capoluogo brianzolo.
I soccorsi
Quando sono arrivati i soccorritori, allertati dai colleghi del 22enne, ormai era già troppo tardi: il personale medico non ha potuto che costatarne il decesso. I rilievi sono affidati ai vigili del fuoco e agli agenti della questura: dovranno verificare l’esatta dinamica dell’infortunio mortale e il rispetto di tutte le norme sulla sicurezza sul lavoro, stabilendo eventuali responsabilità di terzi. Servirà tempo anche per accertare se ci sia stato un errore umano o meno, forse dettato da imperizia o imprudenza. Anche per questo sono al lavoro gli uomini dell’Ats.
Prima ricostruzione
A quanto emerso dai primi accertamenti, sembrerebbe che l'incidente sia avvenuto mentre l'operaio era impiegato nella pulizia del nastro trasportatore. Ancora da valutare, come scritto sopra, se vi sia stata una condotta errata da parte del lavoratore, fresco di permesso di soggiorno ottenuto a giugno, o se siano entrati in gioco altri fattori. Dalle prime attività investigative risulta che la vittima era regolarmente assunta dall'azienda con un contratto di somministrazione.
I provvedimenti
La Procura di Monza intanto ha già disposto il sequestro del macchinario e l'autopsia sul corpo del giovane. Sarà aperto un fascicolo per omicidio colposo, che in una prima fase potrebbe essere anche a carico di ignoti. Maggiori risposte su quanto accaduto questo pomeriggio arriveranno poi dalla relazione di Ats. Ovviamente verrano ascoltati i colleghi testimoni della disgrazia.
Le polemiche
Grande lo sgomento fuori e dentro lo stabilimento industriale, tra colleghi e personale intervenuto, per la perdita di una vita così giovane. Un dramma che non potrà che rinfocolare le polemiche sulla sicurezza sul lavoro, in un 2024 dove, in Italia, si registrano mediamente 3 decessi al giorno durante l’attività lavorativa. Numeri inaccettabili, per i sindacati ma non solo.