“Aveva una vita attiva, si occupava dei nipotini che accompagnava e riprendeva a scuola, ora la sua vita è devastata ed è in attesa della protesi”. Le parole sono dell’avvocata Roberta Minotti. Il soggetto da lei assistito è il paziente di 69 anni della Brianza che, a causa di un presunto errore medico, ha subito l’amputazione dell’avambraccio e ha denunciato i medici per lesioni colpose gravissime. Il fatto è avvenuto lo scorso luglio in alla clinica San Carlo di Paderno Dugnano.
La causa dell’amputazione sembra attribuibile a una dissecazione dell’aorta occorsa nella fase preparatoria ad un intervento alla prostata che gli ha causato un’ischemia e, successivamente, una necrosi della mano. L'uomo, che ora è in cura al centro protesi di Budrio, in provincia di Bologna, ha presentato un esposto in Procura a Monza per lesioni colpose gravissime nei confronti dell’anestesista e di altri medici della stessa clinica intervenuti successivamente.
Dopo aver ricevuto l’anestesia, con somministrazioni di farmaci anche nel braccio destro, il sessantanovenne ha accusato un dolore fortissimo al braccio poi degenerato in ischemia. Portato d’urgenza al San Gerardo di Monza, dopo un tentativo di salvargli il braccio amputandogli tre dita, i medici hanno dovuto procedere con l’amputazione di tutto l’avambraccio.
Una volta operato ha dovuto attraversare un lungo periodo di convalescenza per consentire al braccio di cicatrizzare e poi procedere con ‘'intervento alla prostata rimandato in estate. A quel punto ha però deciso di denunciare i medici e chiedere un risarcimento. “Dovrà abituarsi a questa nuova realtà, una vita diversa da quella che aveva prima”, ha concluso l’avvocata Minotti.
Nel frattempo, fa sapere il legale della clinica San Carlo, che la struttura “si è attivata prioritariamente, e sta proseguendo, per assistere il paziente nei suoi percorsi clinici e terapeutici. Sono state avviate, e sono tuttora in corso, le procedure previste per i casi di specie, sia per l’accertamento di ogni eventuale responsabilità sia per i conseguenti aspetti risarcitori, a cui la Clinica contribuisce con la massima collaborazione e trasparenza”.