REDAZIONE MONZA BRIANZA

Orgoglio brianzolo: "Anche se va tutto male vendiamo cara la pelle"

La voce amareggiata dei tifosi più inossidabili

A sinistra il Club Amici del Monza sugli spalti, sopra una foto molto scenografica dalla curva dello stadio

A sinistra il Club Amici del Monza sugli spalti, sopra una foto molto scenografica dalla curva dello stadio

"Sul pullman all’andata, facciamo sempre un piccolo concorso fra noi scommettendo su come andrà a finire la partita. E stavolta, nonostante l’ultimo posto in classifica, in 45 su 55 eravamo convinti che a Parma avremmo vinto e si sarebbe data una svolta a questa stagione maledetta… al ritorno, dopo aver perso al 98° minuto però, sul pullman c’era il mortorio, non volava una mosca".

Giuseppe Ghezzi del Club Amici del Monza è amareggiato anche se non perde il sorriso. Di trasferte al seguito dei biancorossi ne ha vissute tante, è un tifoso di antico pelo. Ora però ritrovare la fiducia è difficile. "C’è aria di smobilitazione, oltre che di retrocessione". Il sogno di Silvio Berlusconi scricchiola. "Sono mancate tre cose quest’anno, la società prima di tutto, anche se non credo che retrocedere sia nei suoi interessi, non do credito alla tesi di qualcuno secondo cui punterebbe a incassare il paracadute economico che spetta a chi retrocede in Serie B. L’altra cosa che sta mancando ultimamente è la figura di Adriano Galliani, la sua assenza negli ultimi giorni non è da lui, ma non si può perdere fiducia con tutto quello che ha fatto per noi. E poi mancano i giocatori, in porta rimpiangiamo Di Gregorio e Daniel Maldini sbaglia troppo… insomma tante cose negative, in 27 partite ne abbiamo vinta una sola, anche se non bisogna attaccarsi agli alibi… Però la speranza c’è sempre. Nel girone di ritorno sono in palio 60 punti".

Prospettive difficili. "Si capisce purtroppo da tanti piccoli segnali, nessuno parla in società anche quando siamo vittime di incredibili torti arbitrali. A Parma eravamo quasi in un migliaio di tifosi, l’entusiasmo era ancora incredibile". E col nuovo anno? "Ho desideri: che la società faccia capire cosa vuole fare perché a vendere così ha solo da perderci, che Galliani torni a farsi sentire e che sul mercato si compri qualcuno. Noi tifosi siamo ancora carichi". Silvano Silva è il presidente del Monza Club Alta Brianza, uno dei più presenti anche in trasferta, con tesserati da ogni angolo d’Italia. E vuole essere positivo. "Il momento è difficile, ma credo ancora che possiamo farcela, basterebbero un paio di vittorie di fila per dare una svolta". Il momento difficile però è anche quello societario. "E non posso escludere che abbia inciso sulle difficoltà di questa stagione. Il Monza ha quasi sempre giocato abbastanza bene, ma gli episodi negativi quando le cose vanno male si sommano: arbitraggi, sfortuna, infortuni…. E cosa sarà del Monza? Fininvest vuole vendere, i figli purtroppo non hanno la stessa passione del padre per il calcio e si è visto dalla campagna acquisti della scorsa estate, ma allo stesso tempo non credo, come pensano molti, che ci sia la volontà di retrocedere, scendere in Serie B significherebbe svalutare questa società". In curva campeggia sempre uno striscione, è quello della Vecchia Guardia “Angelo Scotti”, uno dei gruppi più vecchi allo stadio. Maurizio Silva ha ancora speranza, "non saremmo tifosi del Monza, abituati a ogni tracollo fino alla Serie D, non molliamo".

Le cose si sono fatte critiche, "sarebbe bastato fare un paio di acquisti sul mercato a fronte dei soldi incassati dalle cessioni per avere una squadra diversa, ma la cosa che davvero non sopporterei è quella di retrocedere a febbraio senza lottare". Il futuro è nebuloso, "Da quando è morto Silvio piano piano i nodi sono venuti al pettine, lo stesso Galliani senza nessuno alle spalle si è ritrovato in difficoltà, ma ripeto: guai a dire che siamo spacciati. E se dovesse andare male, come cantano gli ultras, ce ne torneremo al bar… ma a testa alta".

Da.Cr.