DARIO CRIPPA
Cronaca

Orrore sul lavoro. Resta incastrato in un macchinario. Operaio 22enne muore stritolato

Monza, terribile incidente nell’azienda Corioni, che si occupa di recupero e smaltimento dei rifiuti. Il giovane è stato risucchiato nel nastro. Particolarmente complicate le operazioni di recupero del corpo. .

L’intervento dei vigili del fuoco all’azienda Corioni dopo. l’incidente mortale

L’intervento dei vigili del fuoco all’azienda Corioni dopo. l’incidente mortale

Fino al tardo pomeriggio di ieri, le squadre dei vigili del fuoco sono rimaste al lavoro per riuscire a disincastrarlo. Anche perché nel mezzo era arrivato il diktat del medico anamotopatologo: bisognava non alterare la scena, per capire meglio cosa fosse accaduto. E anche le operazioni di recupero hanno dovuto arrestarsi, mentre il capannone della ditta rimaneva presidiato solo dalla vetture delle polizia e dai mezzi dei pompieri e gli altri lavoratori uscivano alla chetichella dal retro. Per un ragazzo egiziano di 22 anni, dipendente della Corioni srl di via Enrico Petrella, al confine fra Monza e Cinisello Balsamo, era già chiaro da subito che non c’era nulla da fare. Erano le 16 circa di ieri quando nell’azienda che si occupa di recupero e smaltimento rifiuti da circa quarant’anni si è registrato il quinto infortunio sul lavoro con esiti mortali dall’inizio dell’anno nel solo territorio della provincia di Monza e Brianza.

Mancavano pochi minuti allo scoccare delle 16 quando, secondo le prime ricostruzioni, il giovane operaio è rimasto incastrato nel nastro trasportatore per la compattazione dei rifiuti. Risucchiato nel nastro, una scena dell’orrore, neppure il tempo di cacciare un fiato. I colleghi si sono immediatamente precipitati ad aiutarlo, ma hanno presto capito che non c’era alcuna possibilità. Non appena intervenuti i soccorsi, allertati dai colleghi, non è rimato che constatare il decesso del giovane. Ambulanza e auto medica in codice rosso inviati dal 118 sono tornati con un esito amaro: senza trasportare nessuno, senza poter nemmeno tentare di soccorrere. Anzi, la parte più gravosa è stata appunto il recupero del corpo della vittima, rimasta a lungo tra intrappolata in quei meccanismi. Con gli agenti della Scientifica e gli ispettori dell’Ats a effettuare i rilievi del caso.

Scioccati i sindacati: "Dall’inizio dell’anno in Brianza sono già morti cinque lavoratori – fa sapere Federica Cattaneo, della segreteria Cgil – erano quasi tutti giovanissimi". Il primo un 64enne caduto da una scala mentre ristrutturava una villetta, il secondo in un cantiere edile a Monza ad aprile: un egiziano di 42 anni che era stato colpito da un pezzo di metallo sganciatosi da una gru. Aveva fatto appena arrivare in Italia moglie e 4 figli. A Brugherio, un un ragazzo gambiano di 24 anni era stato colpito da una fiammata in una ditta di vernici, poi a Sovico un marocchino di 33 anni era stato centrato da un carico sospeso in una carpenteria metallica. Sino alla tragedia di ieri. I numeri saltano all’occhio: tra le cinque vittime tre sono giovani di origine straniera. Tutti in un raggio di poche decine di chilometri nella ricca e produttiva Brianza.