Aumentano del 30% i procedimenti di liquidazione giudiziale aperti per le aziende in crisi dal Tribunale di Monza, che ne chiude il 6% in meno. Sono i dati riferiti al 2024 forniti da Berry Sea, l’Osservatorio realizzato da Berry Srl, una startup che analizza l’attività dei Tribunali fallimentari in Italia. A Monza nell’anno appena trascorso sono stati aperti 174 fascicoli contro i 134 del 2023. Nel 2019 erano stati 233, poi passati a 151 nel 2020, 167 nel 2021 e 136 nel 2022. I fascicoli invece chiusi a Monza sono passati da 300 nel 2023 a 281 dell’anno scorso. Nel 2019 erano stati 319, poi 191 nel 2020, 334 nel 2021, fino a 296 nel 2022. Numeri che indicano un lieve rallentamento con la diminuzione del 6%, ma nonostante ciò il rendimento della sezione fallimentare monzese rimane più che positivo con un rapporto tra procedure chiuse e aperte del 60%, ovvero, in un anno, ha chiuso più procedure di quante ne abbia aperte (281 contro 174) andando quindi a ridurre il numero di procedimenti pendenti degli anni passati e velocizzando i tempi. "I dati raccolti rappresentano uno strumento prezioso per monitorare l’efficienza del sistema e individuare aree di miglioramento - dichiara Giacomo Fava, Lead Artificial Intelligence Engineer presso Berry srl - Questo report conferma l’impegno delle istituzioni nel migliorare la gestione dei casi che riguardano società e aziende, a beneficio della comunità e della giustizia". Lo stesso Osservatorio ha anche analizzato per il 2024 le pubblicazioni di annunci di aste giudiziarie per gli immobili messi in vendita dal Tribunale fallimentare di Monza, riscontrando invece un calo del 36%. Sul territorio della provincia le pubblicazioni sono passate da 1.489 del 2023 a 1.097 dell’anno scorso. Gli immobili residenziali superano il 50% delle aste pubblicate arrivando a coprire il 52,51% del totale, nel 2023 coprivano solo il 47,28%. Al secondo posto gli immobili commerciali, 327 pari al 29,81% (nel 2023 467 pari al 31,36%), mentre risultano 150 gli immobili di altra categoria pari al 13,67% (nel 2023 erano 247 con il 16,59%) e fanalino di coda per gli immobili industriali passati da 71 nel 2023 con il 4,77% a 44 l’anno scorso pari al 4,01%. La media del prezzo base d’asta si mantiene pressoché stabile con un incremento medio del 3%, passando da 188.151 euro nel 2023 a 193.940 euro. Per quanto riguarda le città, Monza e Limbiate sono quelle che hanno registrato il numero maggiore di pubblicazioni d’asta, coprendo fino al 20% delle aste pubblicate per la provincia. Villasanta e Seregno sono tra i Comuni che hanno registrato il rialzo più significativo del valore delle basi d’asta, registrando +81% e +62% sul valore base d’asta rispetto al 2023. A Limbiate il calo maggiore del valore delle base d’asta, passato da un valore medio di circa 361mila euro e una somma totale di circa 45 milioni di euro nel 2023 a 125mila e 8 milioni l’anno scorso.
S.T.