Ansia e preoccupazione sono circolate ieri fra le chat di classe di genitori e studenti del Mosè Bianchi. Appena entrati a scuola, ragazzi e personale di servizio si sono accorti che dal soffitto del corridoio del terzo piano scendevano acqua e intonaco. Per un attimo si è temuto il peggio. La dirigente Annalisa Silvestri è intervenuta subito: "Per precauzione abbiamo fatto evacuare i ragazzi delle classi del terzo piano – racconta –. Quindi abbiamo chiamato i tecnici della Provincia che sono arrivati a scuola tempestivamente". Il problema è stato subito individuato: l’acqua dell’impianto di riscaldamento viene convogliata in appositi vasi di espansione che, per errore, hanno scaricato l’acqua in un pluviale sul tetto. Come spiega il direttore del settore patrimonio, edilizia scolastica e Pnrr, l’architetto Fabrizio Batacchi, i tecnici hanno trovato il vaso di espansione pieno d’acqua e il pluviale sul tetto otturato. Per questo l’acqua si è infiltrata fino al soffitto del terzo piano. Un fenomeno singolare, visto che l’impianto di riscaldamento è stato rinnovato la scorsa estate, quindi i dirigenti della Provincia hanno richiamato l’azienda appaltatrice per capire come sia potuto succedere a distanza di così breve tempo. Tutto l’impianto è stato ricontrollato e il problema risolto. Dato che non sussisteva alcun pericolo, i tecnici non hanno dichiarato l’inagibilità e gli studenti sono potuti tornare il classe dopo poco. Intanto però l’allarme era già arrivato a molti genitori, causando apprensione e allarme. Di fatto, il tetto del Mosè Bianchi è sorvegliato speciale. Dalla Provincia sottolineano che la copertura rientra fra i lavori di manutenzione straordinaria in calendario per le scuole. "Grazie a un progetto finanziato da CarboTermo – fa sapere Batacchi – questi problemi saranno risolti entro la fine del 2025, con la completa sistemazione della copertura".
Quella del Mosè Bianchi è una delle 4 centrali termiche riqualificate l’estate scorsa, insieme al liceo Zucchi di Monza, al Majorana di Desio e al Parini di Seregno, per un investimento di 700mila euro. Nel territorio di Monza e della Brianza ci sono 30 autonomie scolastiche gestite dalla Provincia, molte delle quali divise su più immobili, per un totale di 58 stabili ed una popolazione scolastica di circa 35mila studenti.
Annualmente sono circa 3.800 le singole richieste di intervento che arrivano dalle scuole secondarie del territorio, per le quali, da inizio 2024 ad oggi, sono già stati impegnati 4,5 milioni di euro fra opere edili, impiantistica, strutture antincendio e manutenzione del verde.