CRISTINA BERTOLINI
Cronaca

Paura in via Buonarroti: "Quell’attraversamento va protetto e illuminato"

Dopo l’incidente mortale di due anni fa del piccolo Andrea, 11 anni, avvenuto in via Buonarroti, nel tratto verso Brugherio,...

Dopo l’incidente mortale di due anni fa del piccolo Andrea, 11 anni, avvenuto in via Buonarroti, nel tratto verso Brugherio,...

Dopo l’incidente mortale di due anni fa del piccolo Andrea, 11 anni, avvenuto in via Buonarroti, nel tratto verso Brugherio,...

Dopo l’incidente mortale di due anni fa del piccolo Andrea, 11 anni, avvenuto in via Buonarroti, nel tratto verso Brugherio, le associazioni cicloambientaliste chiedono all’amministrazione che in corrispondenza della fermata dell’autobus vengano create le strisce pedonali, disegnate e illuminate, in modo da stimolare gli automobilisti a prestare attenzione.

Ad oggi diversi tratti della strada sono bui ed è davvero pericoloso attraversare. "Ci sono due fermate dell’autobus – fa notare Alberto Pastori – poi scendi dal bus e sei costretto a camminare sul ciglio della strada: da una parte il fosso e dall’altro le auto, perché non c’è marciapiede. Lì abitano diverse famiglie. Quindi, vicino alla fermata del bus ci vogliono le strisce sulla carreggiata. Peraltro, a Monza ci sono strisce di serie A, ben visibili e illuminate, di serie B (meno visibili) e di serie C, ormai cancellate. Vanno tutte evidenziate e illuminate, per mettere in sicurezza i pedoni".

"L’assessora Irene Zappalà – ricorda Renata Andolfi – durante l’ultimo flashmob, ci ha spiegato che non sono ancora riusciti a mettere le strisce dove è morto Andrea, perché quel tratto di strada è privato e quindi la procedura, già complicata, diventa ulteriormente complessa". D’altra parte, le strisce andrebbero sulla carreggiata, senza inficiare le banchine, di proprietà privata.

"Abbiamo suggerito, consigliato e segnalato di installare i cosiddetti cuscini berlinesi, cioè i rallentatori ricurvi come in molte città europee – fa osservare Massimo Benetti, portavoce e militante storico di Fiab Monza in bici – ma per il momento nulla è stato fatto. Nessuna delle nostre proposte è stata ripresa".