FABIO LUONGO
Cronaca

Pazzi per la Coppa Agostoni. Nonni, bambini, atleti. Tutta la città si ferma per la festa del ciclismo

Selfie e autografi nell’edizione numero 76 della corsa d’apertura del Trittico lombardo. Venti squadre allo start e 136 corridori hanno strappato gli applausi di curiosi e appassionati.

Pazzi per la Coppa Agostoni. Nonni, bambini, atleti. Tutta la città si ferma per la festa del ciclismo

Appassionati di ciclismo, aficionados con ben più di un’edizione sulle spalle, qualche nonno col nipotino, qualcuno a caccia di autografi o di selfie e un bel po’ di curiosi. Una grande festa dello sport, che ha dimostrato ancora una volta come le due ruote restino a tutt’oggi una passione popolare.

Un’ampia cornice di pubblico ha salutato ieri mattina tra via Bottego e via Catalani, e poi all’arrivo nel pomeriggio lungo via Matteotti, la Coppa Agostoni numero 76. C’è stato chi ha provato a immortalare i volti più noti dei corridori, chi si è divertito a vedere da vicino l’arrivo dei ciclisti per la firma e la presentazione pre-gara, chi ha tentato di adocchiare il beniamino di turno, mentre il vicino di posto faceva il conto di quante edizioni ha vissuto in prima linea e i più navigati additavano le identità degli atleti non da copertina, mettendo assieme facce e nomi. Tanti brianzoli, un po’ di ogni età, contagiati dalla febbre ciclistica per la classicissima che ogni anno porta in città i big del professionismo a due ruote. Erano in buon numero a salutare la passerella di corridori e squadre, prima della partenza ufficiale della gara, negli spazi della Cleaf di via Bottego.

E numerosi sono stati anche i capannelli lungo il percorso, a bordo strada, punteggiando qua e là i tratti di Brianza toccati dalla competizione. Un successo che ha ripagato della fatica i vertici dello Sport Club Mobili Lissone, che come da tradizione hanno curato tutta l’organizzazione della Coppa Agostoni-Giro delle Brianze, prima delle grandi classiche d’autunno e corsa d’apertura del Trittico Regione Lombardia, precedendo la Coppa Bernocchi e la Tre Valli Varesine. Venti le squadre allo start e 136 i corridori, con 9 team Uci WorldTour, come Uae Team Emirates, Astana Qazaqstan Team, Cofidis, Ag3r Citroen Team e Alpecin-Deceuninck. E che il legame tra Lissone, la Brianza e il ciclismo sia ben saldo e radicato lo ha mostrato nuovamente il connubio con i designer e gli artigiani di Apa Confartigianato, che assieme al Comune hanno dato vita all’11esima edizione dei “Trofei d’Autore“, l’iniziativa grazie alla quale i primi tre classificati della Agostoni vengono premiati con altrettante, preziose e originali coppe, ogni volta diverse. Veri e propri pezzi artistici di design, ideati da progettisti del territorio e realizzati da imprese artigiane locali.

Quest’anno il primo sul traguardo si è visto assegnare il trofeo pensato da Marco Salghetti e costruito da Vetrarredo, una A in cristallo e specchio che richiama il nome di Ugo Agostoni e che ha la forma di un ciclista impegnato nella corsa. Per il secondo classificato la “bicicletta scomposta“ immaginata e creata da Mob-Int Evolved Interior, per il terzo il ciclista fatto a mano con la tecnica del vetro tiffany, con base in legno massello, progettato da Gioele Dassi e realizzato dalla ditta Dassi Albano e da Vetromanie.

"Il ciclismo è uno sport radicato nel nostro territorio, ci sono tanti appassionati che lo praticano e che seguono le corse – ha sottolineato il presidente di Apa Confartigianato, Giovanni Barzaghi –. Mi piace pensare che i valori e principi di questo sport siano radicati anche nel Dna della nostra organizzazione: impegno, passione, sacrifici, capacità di fare squadra".

"A ottobre faremo una mostra legata ai 10 anni dei Trofei d’Autore – ha spiegato Giovanni Mantegazza, presidente della sezione lissonese di Confartigianato – Si potranno vedere da vicino i vari trofei realizzati dai nostri artigiani e verrà pubblicato un libro che ne racconterà la storia con le premiazioni dei grandi campioni".