Lissone (Monza) - Una mozione e un presidio per dire no a Pedemontana. La prima sarà discussa tra lunedì e martedì in Consiglio comunale, per chiedere a sindaca e Giunta di prendere posizione contro la realizzazione dell’autostrada, che si appresta ad arrivare sul territorio coinvolgendo soprattutto la zona della frazione di Santa Margherita e dintorni. Il secondo si terrà domani pomeriggio nella piazza centrale della città, per dare voce agli abitanti contrari all’opera. È la doppia mossa messa in campo da chi a Lissone si oppone alla costruzione della Pedemontana, bollata come "non utile".
Le perplessità riguardano, oltre che l’effettiva vantaggiosità dell’opera alla luce delle analisi più recenti su traffico e trasporti, anche i suoi costi economici e il suo impatto ambientale. Proprio per discutere pubblicamente di questi problemi e per sollecitare la nuova Amministrazione di centrodestra a prendere una posizione "chiara e netta" sul tema, la lista civica d’opposizione Vivi Lissone ha depositato in municipio una mozione che verrà dibattuta in consiglio comunale a inizio settimana: il documento vuol impegnare la sindaca Laura Borella e i suoi assessori "a prendere una posizione ufficiale sul progetto Pedemontana di contrarietà all’utilità dell’opera", rendendo poi nota tale decisione attraverso tutti "i canali ufficiali del Comune". "Nel 2023 – spiegano – è previsto l’inizio dei lavori per le tratte B2 e C, che coinvolgono direttamente il territorio lissonese. Serve una discussione che coinvolga tutti i consiglieri, come appartenenti e rappresentanti di una comunità che rischia di essere irrimediabilmente deturpata per scelte scellerate e non condivise con i cittadini e le rispettive Amministrazioni".
La stessa civica Vivi Lissone sarà presente con un presidio in piazza Libertà domani dalle 15 alle 19. "L’obiettivo – chiariscono – è quello di proporre un nuovo modello di Brianza, nel quale infrastrutture come Pedemontana non devono più trovar posto".