DARIO
Cronaca

Pedemontana pastori di alberi e cornamuse

Crippa Hanno cominciato a tagliare. È iniziato quello che era risaputo dovesse accadere in ogni grande opera. La Pedemontana, la famigerata...

Crippa Hanno cominciato a tagliare. È iniziato quello che era risaputo dovesse accadere in ogni grande opera. La Pedemontana, la famigerata...

Crippa Hanno cominciato a tagliare. È iniziato quello che era risaputo dovesse accadere in ogni grande opera. La Pedemontana, la famigerata...

Crippa

Hanno cominciato a tagliare. È iniziato quello che era risaputo dovesse accadere in ogni grande opera. La Pedemontana, la famigerata o agognata - dipende dai punti di vista - nuova autostrada che taglierà in due la Brianza si mangerà una ampia fetta di terra, boschi, sventrerà colline, abbatterà alberi. È il progresso. Lo hanno deciso i politici scelti dagli elettori. È il succo della democrazia. Ma questa volta in molti si accorgeranno di quanto salato possa esserne a volte il prezzo. Ambientalisti, attivisti, comitati e parecchi sindaci, quelli che poi sono i più vicini a toccare con mano il peso di certe scelte per le comunità che a loro si affidano, si sono sgolati. Ma ormai è fatta, tempo per provare a impedire o modificare il peso di una scelta che cambierà un intero ecosistema non ce n’è più. Per fare una metropolitana che faccia respirare la Brianza mancano sempre i soldi e si è costretti a dilazionare un po’ come Penelope, per la nuova autostrada si è già avanti.

Servirà ad abbattere il traffico oltre che gli alberi. Al loro posto ne pianteranno altri, anche se un albero per crescere e sostituire magari una quercia secolare ha bisogno di tempo. Tanto tempo. Per beneficiare delle opere compensative occorreranno generazioni. L’autostrada arriverà molto prima. Un’opera analoga, la Brebemi, pare sia poco utilizzata - dicono i detrattori - anche perché troppo cari i pedaggi. Pedemontana rischia di fare la stessa fine.

Intanto, dicono gli ambientalisti, ci troveremo ad avere a che fare forse con qualche esondazione in più, isole di calore, smog. Qualcuno ha provato a opporsi alle prime ruspe, a suonare la cornamusa davanti agli operai, ma la rabbia è impotente. Viene in mente una scena dal Signore degli Anelli, quando i pastori di alberi, gli Ent, si infuriano alla vista degli orchi che sventrano i loro boschi. "Non esiste una maledizione in elfico, entese o nelle lingue degli Uomini per una tale perfidia".