FABIO LUONGO
Cronaca

Pedemontana presenta il conto: invasione di terra e camion. L’incubo dello stop al Besanino

A Biassono la tratta C dell’autostrada sarà al 97% in galleria, con soli due punti a cielo aperto. I problemi maggiori durante la costruzione. Si cerca una soluzione per la linea ferroviaria

A Biassono sono cominciati i cantieri per la tratta C della Pedemontana

A Biassono sono cominciati i cantieri per la tratta C della Pedemontana

Biassono (Monza e Brianza) – Qui sarà praticamente tutta in galleria, a parte due punti a cielo aperto ma comunque in trincea, 10 metri sotto il livello del terreno, perciò con un impatto ridotto a lungo termine. I disagi più grossi saranno invece nell’immediato, durante la costruzione, quando la città dovrà accogliere un grosso deposito terra, con il traffico di mezzi pesanti impegnati a spostare il materiale di risulta, per cui si parla di 10 camion all’ora per gran parte della giornata, e quando si dovrà ovviare all’interruzione del Besanino, che da settembre 2026 dovrebbe subire uno stop di 12 mesi. Biassono fa i conti con i futuri cantieri per la realizzazione della tratta C della Pedemontana: lo fa dopo un incontro pubblico assai partecipato in sala civica, durante il quale i vertici della società hanno fornito dati e chiarito i dubbi degli abitanti, senza però fugare le preoccupazioni.

“È stato un incontro molto utile - dice il vicesindaco e assessore a Lavori pubblici e Mobilità, Donato Cesana -. L’opera impatterà tantissimo durante la costruzione, ma una volta finita lo skyline di Biassono non sarà modificato. Pedemontana, infatti, qui sarà al 97% in galleria coperta, con solo 2 punti a cielo aperto ma comunque in trincea, 10 metri sotto il livello terra, in una zona dove c’è una cabina elettrica e a Ovest in una zona verso lo svincolo di Macherio. Non avendo uscite o svincoli su Biassono resterà tutta sotto terra, passando sul confine nord con Macherio. Quello che si vedrà sarà un tappeto verde, un prato con erba, arbusti e piantumazioni”.

I problemi più grossi ci saranno durante i cantieri. “Biassono accoglierà un grande deposito terra e un piccolo impianto per la produzione del cemento - spiega Cesana -. Quello che più preoccupa è il carico di traffico su alcune strade del territorio per questa movimentazione terra: hanno parlato di 10 camion all’ora per 16 ore al giorno. Questa sarà la cosa più impattante. Il deposito terra circonderà di fatto la zona intorno alla cabina Enel in via Madonna delle Nevi, verso l’uscita della galleria Biassono 2. I camion faranno pochissima strada dal cantiere al deposito. Il disagio ci sarà ma sarà comunque ridotto”. Un punto a favore il Comune lo ha segnato scongiurando il blocco della provinciale Monza-Carate durante i lavori. “Interruzioni non ce ne saranno, ci sarà sempre una viabilità alternativa piuttosto agevole - conferma Cesana -. Abbiamo ottenuto la non interruzione della Sp6 all’altezza dell’Esselunga”.

Resta aperto invece il problema dello stop per 12 mesi dei treni del Besanino. “Abbiamo chiesto di cercare una soluzione, magari riattivando la linea Seregno-Carnate - conclude il vicesindaco -. Siamo speranzosi che una soluzione si possa trovare da qui a quando si dovrà interrompere la linea, si parlava di settembre 2026, con uno stop di 12 mesi”. “Pedemontana è un’opera necessaria - commenta il sindaco Luciano Casiraghi -, il trasporto su gomma così com’è oggi è diventato insostenibile. L’unica critica che mi sento di fare riguarda la messa a pedaggio della Milano-Meda: quel tratto dovrebbe restare gratuito”.