DARIO CRIPPA
Cronaca

Il pedofilo della porta accanto: a casa tutto il materiale proibito

Arrestato un 50enne, dovrà scontare 4 anni e 7 mesi di reclusione. Nei guai pusher con cocaina in bocca

Carabinieri in azione

Monza – Nella sua casa di Villasanta, era stata trovata una ingente quantità di materiale pedopornografico. Ora, a distanza di quasi due anni, un 50enne, domiciliato a Monza, è stato portato in carcere per scontare una pena a 4 anni e 7 mesi di reclusione. A Monza, a conclusione di controlli agli esercizi pubblici del centro svolti con i militari del N.A.S. di Milano e finalizzati alla verifica del rispetto della normativa di settore in materia di sicurezza alimentare, sono state elevate sanzioni amministrative per 1.100 euro a carico di due negozi etnici per l’omessa indicazione di genere, provenienza e prezzo di vendita dei prodotti ortofrutticoli.

A Seregno, è stato denunciato un 38enne marocchino residente a Baranzate, sorpreso alla guida di un autocarro con un tasso alcolemico pari a 2,21 g/l. La patente di guida è stata ritirata e il veicolo affidato in custodia al datore di lavoro. A Sovico, stato arrestato per spaccio un 34enne del luogo. Già sottoposto alla misura degli arresti domiciliari, è stato trovato in possesso di 200 grammi di hashish, 50 di marjuana, un bilancino elettronico di precisione e materiale per il confezionamento occultati all’interno della sua abitazione.

A Vimercate è stato denunciato per guida in stato di ebbrezza, detenzione di sostanze stupefacenti e soggiorno illegale sul territorio un 22enne originario del Marocco, in Italia senza fissa dimora. I militari sono intervenuti inoltre nel corso della serata lungo la S.P. 3 di Bernareggio, dove un’auto di media cilindrata era finita fuori strada. Il conducente e i due passeggeri, un 21enne marocchino e un 25enne libico, poiché lievemente contusi, sono stati trasportati rispettivamente negli ospedali di Monza e Vimercate.

Il conducente aveva nascosto in bocca 5 dosi di cocaina. E, in evidente stato di alterazione verosimilmente indotto dall’abuso di sostanze, prima del trasporto ospedaliero, ha rifiutato di sottoporsi ad alcooltest, incorrendo nella violazione prevista, e dai controlli effettuati è risultato privo di permesso soggiorno.