DARIO CRIPPA
Cronaca

Pedofilo perseguita la vittima: arrestato

Nonostante i domiciliari a Benevento, il 74enne con la scusa di cure è tornato in Brianza appostandosi sotto casa della 15enne

di Dario Crippa

Quella ragazzina non riusciva a togliersela dalla mente. Solo che il suo non era amore, ma pedofilia. Perché lui è un uomo di 74 anni, pensionato, padre di famiglia, precedenti per reati contro la persona. E lei, poco più che una bambina. Di cui l’uomo aveva già abusato più volte quando di anni ne aveva appena 13. E per cui evidentemente aveva un’ossessione, tanto che aveva proseguito a seguirla e molestarla anche a distanza di due anni e nonostante una misura imposta dal Tribunale dovesse impedirgli di avvicinarla.

Ma andiamo con ordine, e cominciamo dal 22 maggio del 2020, quando i genitori della ragazzina vanno a sporgere denuncia nei confronti di un vicino di casa. Quest’ultimo è un amico di famiglia che si era reso disponibile ad accompagnare la loro bambina quotidianamente a scuola. È il 2018 e la bambina ha 13 anni. Ma il vicino ha altro in testa e le sue premure si rivelano finte. Allunga le mani, in macchina, e costringe la giovanissima a subire le sue molestie e violenze. Fino a quando la giovane estenuata utilizza il telefonino per difendersi. All’ennesimo viaggio in macchina con lo “sporcaccione”, la 13enne aziona la telecamera sul proprio cellulare e riprende tutto. I palpeggiamenti e tutto il resto. E, prove alla mano, trova il coraggio di raccontare finalmente tutto a mamma e papà. Quando i genitori vedono il filmato, corrono a presentare denuncia alla caserma dei carabinieri di Carate. I militari ci mettono poco a effettuare gli accertamenti. E il 17 ottobre del 2020 viene eseguita l’ordinanza di custodia cautelare nei confronti dell’indagato, che viene arrestato per violenza sessuale aggravata e viene messo ai domiciliari. Lontano da Carate e dalla ragazzina, a cui non può per fortuna più avvicinarsi, ma a Benevento, a casa della sorella. Ma non è finita qui. Dopo poche settimane, con la scusa di motivi di salute, il 74enne torna a Carate. E riprende a seguire la ragazzina. Commettendo numerose violazioni ai domiciliari e al divieto di avvicinamento alla sua vittima, esce senza permesso per andare a stazionare davanti alla casa della ragazzina fino ad avvicinarsi addirittura alla porta della sua abitazione. Per questo motivo, scattano ulteriori aggravi della misura cautelare e il 74enne decide di tornare a Benevento. Fino allo scorso marzo, per il processo, quando viene condannato a 2 anni e 8 mesi di reclusione. L’anziano approfitta però proprio delprocesso, e di nuove cure mediche, per tornare a scontare la pena nella propria abitazione a Carate.

E, ancora una volta, per avvicinarsi alla giovane. Di qui la decisione dei carabinieri di chiedere una misura più afflittiva, disposta con un’ordinanza emessa dal Gip che ha sostituito i domiciliari con gli arresti in carcere.