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I soci della società Pescatori Monzesi 1889 sono costretti a vendere la loro sede
Signori, si chiude. Non l’attività, ma la sede. Perché la Pescatori Monzesi 1889, la “nonna“ di tutti i sodalizi pescosportivi tricolori, ha dovuto vendere i due locali che possedeva da prima della Seconda Guerra Mondiale. Una scelta dovuta al progressivo e inarrestabile calo dei tesserati. In altre parole, le entrate derivanti dalle quote di iscrizione dei 23 soci non erano più sufficienti a coprire le spese.
Bisognerà perciò trovare una sistemazione per bandiere, stendardi, coppe, trofei accumulati in 136 anni di storia. La società lancia un appello al Comune, a biblioteche e a enti, per dare una dignitosa collocazione ai cimeli della società di pesca più antica d’Italia, e probabilmente d’Europa. Una ricerca fatta dai soci in occasione dell’anno del centenario (festeggiato con la pubblicazione di un libro) aveva assegnato al sodalizio monzese anche il primato di longevità continentale. "La decisione di vendere la nostra sede - riconosce il socio Angelo Casiraghi, presidente per 25 anni - l’abbiamopresa a malincuore, ma non avevamo alternative. Adesso confidiamo nella collaborazione di qualche associazione o ente pubblico per conservare il nostro materiale storico. Riteniamo che rappresenti una testimonianza del costume e delle tradizioni di Monza e della Brianza". "Alcuni stendardi, cuciti a mano, risalenti agli anni Quaranta - precisa il cassiere Ambrogio Perego -, hanno un particolare valore. Li avevamo fatti restaurare dalle suore Preziosine". "L’anzianità di servizio della nostra società - sottolinea il presidente Walter Barlassina, che ha ricevuto il testimone dal padre Vittorio, morto nel 2022 - è unica. Penso che i nostri cimeli meritino di essere conservati".
La società, in ogni caso, prosegue l’attività: sei soci fanno parte della squadra di volontari che garantisce l’operatività del laghetto della Boscherona, frequentato ritrovo di “lenze“ provenienti da diverse province lombarde. Ma per i “pastalit“ odierni, soprannome brianzolo con cui i soci erano conosciuti una volta, la perdita della vecchia sede rappresenta un amaro capitolo. I due locali si affacciano sul Lambro. La sede è sempre stata un punto di aggregazione. Qui i soci si ritrovavano per discutere di pesca, per fare quattro chiacchiere e per disputare interminabili partite a carte. Tanti ricordi finiti irrimediabilmente nel cassetto.