di Sonia Ronconi
Nell’ultimo Consiglio comunale si è parlato del Piano di emergenza di protezione civile, un argomento che vede coinvolti tutti i medesi. Il punto più importante all’ordine del giorno del Consiglio comunale di giovedì 29 settembre era indubbiamente il Piano di emergenza comunale, illustrato dal comandante della polizia locale Claudio Delpero e approvato all’unanimità dai consiglieri di tutte le forze politiche. "La protezione civile siamo tutti noi" ha specificato in aula consiliare il comandante Del Pero, che ha spiegato in maniera esaustiva l’importanza dipoter contare sempre su questo corpo che fa fronte a moltissime criticità ambientali.
"Il Piano individua infatti i soggetti responsabili e li elenca secondo il loro grado di responsabilità, ma nessuno di noi può considerarsi estraneo di fronte a un’emergenza o al manifestarsi di un rischio che potrebbe comportare danni per altre persone. Qual è l’elenco dei rischi sui quali si concentra il Piano? Innanzitutto le possibili alluvioni. Poi, ci sono i fenomeni meteorologici eccezionali (nevicate, bombe d’acqua, tempeste, trombe d’aria), dispersione di sostanze pericolose e o inquinanti (possibili anche durante il loro trasporto, per quanto controllato), incidenti ferroviari, crisi create da problematiche alle reti tecnologiche (esempio un black-out) soprattutto negli edifici più sensibili (si pensi alle scuole), eventi a forte impatto locale (esempio: reazioni di panico diffuso durante manifestazioni incontrollate), fino al rischio nucleare". E ha aggiunto: "La protezione civile, in tutti questi casi di emergenza, potrà essere tanto più efficace se ciascuno di noi saprà esattamente che cosa dovrà fare". "Quindi - ha concluso il comandante della polizia locale di Meda - è fondamentale divulgare la conoscenza del Piano a tutta la cittadinanza in tutti i modi e le occasioni possibili: con incontri pubblici, con la distribuzione di pieghevoli illustrativi e momenti dedicati alle scuole e alle famiglie. Altrimenti, resterebbe un documento fine a se stesso".
Il gruppo di volontari nasce come “Corpo Volontari Antincendio” nel 1996, trasformato in protezione civile nel 1999. Al verificarsi di un evento calamitoso il Gruppo di protezione civile è in grado di intervenire tempestivamente, di definire la portata dell’evento e valutare se le risorse locali siano sufficienti a farvi fronte. In caso contrario si mobilitano le organizzazioni provinciali, regionali e, in casi gravi, nazionali. Il Gruppo è formato esclusivamente da volontari: tutte le persone che intendono avvicinarsi mettendo a disposizione il proprio contributo di collaborazione possono presentare domanda al sindaco.