Monza – Uno era implicato in un tentato omicidio. Un altro entrava e usciva di galera o dai domiciliari continuando a commettere furti e rapine. E tanti altri. A settembre gli agenti dell’Ufficio Immigrazione della Questura di Monza e della Brianza hanno allontanato dal territorio italiano 50 cittadini extracomunitari irregolari, di cui 7 accompagnati in frontiera e presso centri per il rimpatrio, tutti gravati da gravi precedenti penali. Si è iniziato con un tunisino di 32 anni sbarcato in Italia nel 2022. E poi un marocchino di 31 anni dopo un arresto per lesioni personali, spaccio, sequestro di persona e rapina pluriaggravata. Successivamente sottoposto agli arresti domiciliari ne era evaso per fare una rapina. Rimpatriato un georgiano di 56 anni: da diversi anni in Italia, si era reso responsabile di numerosi furti, rapine improprie, ricettazione, danneggiamento, incendio, minacce a pubblico ufficiale, rissa, lesioni personali, molti dei quali compiuti durante la sua permanenza in carcere a Cremona.
Portato al centro per rimpatri di Milano un tunisino di 30 anni, in carcere per spaccio, rissa, lesioni personali, oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamento, rapina, calunnia, ricettazione, invasione di terreni o edifici. Lo straniero era irregolarmente in Italia dal 2010 e aveva dichiarato ai controlli, a cui era stato nel tempo sottoposto, oltre 10 identità diverse. Rimpatriata una albanese di 35 anni: era stata denunciata per sostituzione di persona e truffa, avendo presentato fittiziamente la sua domanda di emersione dal lavoro irregolare. Rimpatriato un cittadino della Sierra Leone di 36 anni condannato per reati contro il patrimonio, violenza e resistenza a pubblico ufficiale ed evasione. E a casa è tornato un nigeriano di 30 anni già condannato a 5 anni per il tentato omicidio di un marocchino. Dall’inizio dell’anno sono stati allontanati dal territorio 365 stranieri irregolari, di cui 51 accompagnati alla frontiera e 33 in centri per il rimpatrio