
di Gabriele Bassani
Dopo la presentazione a luglio nei quartieri, il nuovo Piano urbano del traffico ha raccolto le osservazioni di cittadini, gruppi e associazioni che mettono in evidenza le perplessità su alcune scelte. Zone 30, sensi unici, aree pedonali, piste ciclabili: non tutte le novità piacciono a chi vive nelle strade interessate dai cambiamenti.
In tre incontri pubblici sono stati presentati i piani particolareggiati per i quartieri di Binzago, Liate e Villaggio Snia. "Ci siamo concentrati sui tre quartieri dove maggiori sono le problematiche affrontate per rendere più fluido il traffico e aumentare la sicurezza stradale e pedonale", ha spiegato l’assessore all’Urbanistica, Pietro Nicolaci. "Sono certo che il confronto con i cittadini sarà proficuo e porterà spunti interessanti".
Nel presentare le osservazioni, particolarmente attivo è stato il gruppo “Quelli della Snia“, che ha puntato il dito soprattutto sulle modifiche di alcuni sensi unici esistenti e sull’introduzione di nuovi. Perplessità riguardo all’ipotesi di realizzare nuove rotonde a brevi distanze l’una dall’altra, sacrificando aree verdi esistenti. "Raccomandiamo d’investire sul rifacimento di strade, dossi, attraversamenti e alcuni marciapiedi ora in cattive condizioni per aumentare la sicurezza di automobilisti, ciclisti, motociclisti e pedoni: c’è poi la stazione ferroviaria del Villaggio, chiusa da troppo tempo, va riaperta il prima possibile", scrivono dall’associazione.
Critiche anche dal gruppo d’opposizione “Con Bosio per Cesano“ che ha analizzato i possibili effetti dei cambi di senso di marcia in particolare attorno alle scuole. "Questi cambi comportano aumento di pericolo, ennesima riduzione di parcheggi, aumento di tempi di percorrenza delle strade. Per questo non si ravvisa alcuna necessità di modifica della viabilità che ha trovato, dopo anni, un equilibrio precario ma apprezzabile", dice il gruppo di opposizione, che evidenzia anche il problema della gestione della sosta. "La stazione di interscambio ferroviario è divenuta e rimarrà un nodo centrale nel sistema di trasporto pubblico anche a livello sovracomunale. Di pari passo la richiesta di parcheggi a servizio della stazione è quindi aumentata negli anni, ma purtroppo le recenti decisioni sulla realizzazione della nuova biblioteca in via Solferino e la relativa eliminazione dei quasi 200 posti auto attualmente presenti provocheranno un ulteriore aggravamento della carenza di parcheggi".