"Ai giovani preferiamo proporre modelli come Falcone e Borsellino e non esaltare vicende di quelli che giocano a fare i gangster con le canzoni", dice il sindaco Andrea Monti, annunciando la nascita della nuova piazza dedicata ai due magistrati simbolo della lotta alla mafia, che sarà inaugurata domani mattina. Il riferimento d’attualità è alla polemica che tiene banco riguardo il concerto di Capodanno a Roma, ma l’appuntamento concreto è con la presentazione della nuova piazza pedonale realizzata a fianco della biblioteca comunale e intitolata a Falcone e Borsellino - Magistrati vittime della mafia.
La sua realizzazione rientra nell’intervento di manutenzione straordinaria di piazza Lombardia, finanziato dalla Regione. I lavori hanno portato tra l’altro alla realizzazione di un percorso pedonale protetto per l’attraversamento della piazza Est-Ovest e il collegamento tra la via Roma e l’entrata principale dell’oratorio, oggi spostata, appunto, su piazza Lombardia. Ai due magistrati uccisi dalla mafia con le bombe nel 1992 viene dedicato un luogo che sarà sede di iniziative culturali, laboratori creativi, momenti di svago e di incontro. Uno spazio che durante la giornata è caratterizzato da frequente passaggio pedonale e certamente offrirà occasione di riflessione su questa significativa intitolazione.
Per l’inaugurazione, domani alle 11.45 sarà presente il Corpo Musicale Santa Cecilia di Lazzate, che accompagnerà gli interventi prima della scopertura dei nuovi cartelli di denominazione. "La conclusione dell’intervento di piazza Lombardia – commenta il sindaco Andrea Monti – oltre a restituirci uno spazio più bello, con più verde, più sicuro e più a misura d’uomo, privo di barriere architettoniche e con un percorso protetto e facilitato soprattutto pensando ai bambini diretti all’oratorio, ci mette a disposizione questo nuovo spazio raccolto, ideale per piccoli eventi, in particolare nei mesi primaverili ed estivi, a disposizione anche della nostra vivace biblioteca".
Il luogo ideale per valorizzare la memoria di due magistrati simbolo della lotta alla mafia, accanto alla biblioteca che è luogo di cultura. "Perché – conclude Monti – leggi severe sono necessarie, ma è la cultura la strada maestra per combattere la malavita, che si alimenta quando la società perde gli anticorpi per combatterla. Non possiamo arrenderci a un andazzo che sta trasmettendo ai nostri giovani modelli sbagliati".