
di Sonia Ronconi
Piero Fiordi è un 70enne che da quando è andato pensione ha scoperto una nuova vita. Ha concluso l’anno con un titolo di campione italiano categoria Master 70 alla maratona di Reggio Emilia lo scorso 12 dicembre.
"Sono di Capriano – precisa il nonno super – e ho lavorato per le Ferrovie dello Stato fino al 2000 . Poi ho iniziato a correre e non mi sono più fermato. Prima amavo andare in bicicletta e in montagna, altra passione che a tutt’oggi coltivo. Infatti sono iscritto al Cai di Veduggio e amo anche l’arrampicata".
Fiordi ha lavorato per tanti anni a Seregno, mentre alla Stazione centrale di Milano dopo 15 anni come caposquadra di manovre ha raggiunto l’età pensionabile. È sposato, papà di due figli e nonno di quattro nipotini.
"Non avevo mai corso seriamente, ma avendo tanto tempo libero, ho iniziato a fare i percorsi della nostra bella Alta Brianza. Mi sono iscritto al sodalizio brioschese Amici dello Sport e poi alla Fidal (Federazione Atletica Leggera). Ho iniziato ad allenarmi per la maratona di 42 chilometri e 192 metri. La prima che ho affrontato è stata a 52 anni, a Bergamo". Piero è un uomo umile e discreto, ma traspare da tutti i pori la sua grande energia e vitalità. Ad oggi ha vinto ben 6 titoli italiani di maratona, il primo è arrivato a Carpi nel 2012. Nel 2015 è diventato campione italiano di trial nella kermesse Salomon-Milano. Ha pure vinto due titoli italiani in corsa di montagna Master e un titolo italiano della cento chilometri a Seregno nel 2017 e ha corso 10 volte la maratona più lunga, la Monza Resegone, con ottimi risultati.
"Mi alleno 20 ore la settimana, amo correre nei boschi della nostra bella Brianza, anche Montevecchia è piena di sentieri e paesaggi mozzafiato. Sono felice di avere avuto la possibilità di vivere una seconda giovinezza dopo la pensione e ringrazio Dio per la salute. La corsa che per i miei primi 50 anni ho ignorato, ora è diventata un grande stimolo. Certo i tempi non sono quelli di 15 anni fa, ma sono arrivato primo in tante maratone e altre competizioni, anche in una gara in Svizzera. Questo è un grande stimolo a continuare a correre. Ma anche la montagna è una grande passione col Cai di Veduggio. Anche in questo caso mi rilasso camminando in alta montagna e mi piace fare delle scalate. Amo stare all’aria aperta e respirare a pieni polmoni. Il mio prossimo obiettivo? Continuare a correre le maratone e magari vincerne una anche quest’anno. Purtroppo a causa del Covid tutto è diventato un ‘incognita e non abbiamo ancora il calendario delle gare. Non importa, continuerò a correre e ad allenarmi, finché avrò la fortuna di poterlo fare".