SONIA RONCONI
Cronaca

Pietro Villa, un vero artista del ferro

Fabbro e per anni professore di applicazioni tecniche ha realizzato centinaia di opere che ha sempre donato

di Sonia Ronconi

Pietro Villa è un mito a Besana. E’ conosciuto come l’ultimo fabbro della comunità. Ha realizzato centinaia di opere per passione, anche se, il suo lavoro è stato per tanti anni l’insegnante di applicazioni tecniche in diversi istituti. E’ un 82enne piuttosto arzillo ed è sempre impegnato a modellare con le mani ferro o rame per realizzare piccoli o grandi capolavori.

"Ho fatto gli studi a Milano e a Monza e ricordo che sin da ragazzino facevo impazzire i presidi delle scuole, specie all’Ipsia di Monza in via Montecassino perché realizzavo presepi, macchine schiaccia lattine, biorotori per la depurazione dell’acqua, cose inimmaginabili per la scuola". Pensionato dal 1995, non ha mai smesso di creare: al suo attivo ha ben 600 sculture sino ad oggi. Continua Villa: "Di statue ne ho collocate diverse, di grandi dimensioni: "Il Cavallo dedicato a Eugenio Corti nella piazza omonima a Besana; " Amanti" , "Cavallo rosso", "Alberto da Giussano" e Spirale "Cristina" a Rho; Mentre la statua in ferro di "Sant’Agostino "è a Cassago Brianza; " Donna violentata" a Costa Masnaga; "Alpino con asino a Besana e altre decine, sempre regalate, sgridato dal mio critico d’arte. Mi veniva da ridere quando, a una televendita di 3 ore delle mie opere, sentivo prezzi incredibili ma io soldi non ne ho mai visti. E’ stata una sorpresa quando tra trofei, maglie, ricordi dei 100 anni del Milan, durante una mostra in via della Spiga a Milano, ho trovato un mio libro in rame, riguardante la squadra e che avevo donato al Presidente".

Appassionato di bicicletta, Pietro Villa ha partecipato a ben 25 "fiaccolate bici senza soste" dal 1980 al 1995, pedalando per 60mila chilometri in tutte le nazioni Europee. Ha anche fatto il volontario per tanti anni per la missione "Albania Cancelli". Da oltre 40 anni realizza un presepe gigante su mille metri quadrati all’aperto a Besana Brianza.

"Amo plasmare il ferro e ogni oggetto dismesso gli ridono la vita riutilizzandoli. "Distruzione del mito" : è un progetto di modellini di opere classiche, "gadgets"" in plastica trafitti da chiodi e deturpati come il ragazzo usa le bombolette spray per imbrattare i muri. La raccolta "Explosion" : strutture deformate a causa di attentati. Il mito del "cavalli" ne ho realizzate oltre un centinaio di diversa forma e grandezza in ferro".