Monza – “Eredito linee di indirizzo precise, sul cui solco intendo continuare a lavorare. Ho già notato il grande lavoro e l’alacrità degli uffici, e i prossimi giorni mi serviranno a conoscere a fondo i dossier aperti. Quello sulla viabilità di Monza è un programma che ho condiviso già da militante, e ora mi impegno a realizzare da amministratrice”.
Tiene fede al programma di interventi che ha appena ereditato la neo-assessora alla Mobilità, Viabilità e Trasporti Irene Zappalà, che venerdì, dopo l’esordio di lunedì in Consiglio comunale, si è ufficialmente presentata anche alla stampa, in Comune. La nuova componente di giunta si dice assolutamente in linea con quanto previsto dal Pums (Piano urbano della mobilità sostenibile), il documento approvato giovedì scorso – solo quattro giorni prima del suo insediamento ufficiale – che traccia le linee di indirizzo per la mobilità e la viabilità cittadina dei prossimi 10 anni. Nuove piste ciclabili, zone 30, interventi di riduzione del traffico del centro e sugli accessi alla città, lavoro con l’agenzia Tpl per il potenziamento del trasporto pubblico, sono alcuni dei principali e più cogenti dossier aperti sul tavolo dell’assessora. È molto vicina la realizzazione della nuova pista ciclabile di viale Sicilia, che, partendo da via Correggio, arriverà fino allo stadio Brianteo, raccordandosi alla passerella di viale Stucchi che porta all’area ex Singer, garantendo un marciapiede e arredo verde laddove ora c’è solo una strada sterrata.
Tra qualche mese poi saranno attive le prime zone 30 a Libertà nord e a Triante, (per un costo di 200mila euro ciascuna), nell’ottica di una calmierazione del traffico e un miglioramento della sicurezza. La neo-assessora ha mostrato particolare sensibilità riguardo allo sviluppo della mobilità dolce in città, confortata da dati che confermano l’urgenza di intervenire su questo fronte. Il riferimento è alle rilevazioni della polizia locale e alle elaborazioni di Monza Mobilità: nel solo 2022 sulla totalità degli incidenti, ben il 44% ha riguardato gli utenti deboli (motociclisti, ciclisti e pedoni).
Prendendo in considerazione la totalità dei sinistri che coinvolge l’utenza vulnerabile, la maggior parte interessa i motociclisti (47%), una larga parte i ciclisti (39%) e in ultimo i pedoni (14%), con una percentuale comunque da non sottovalutare (non a caso negli ultimi anni il tasso di incidentalità generale a Monza è stato in lieve calo, ma non per quanto riguarda gli utenti vulnerabili). “I nuovi interventi realizzati e previsti di potenziamento della sicurezza stradale – osserva Zappalà – riguardano incroci particolarmente frequentati, nel caso delle scuole anche da un’utenza composta da bambini e ragazzi, e attraversamenti di arterie della città ad alto scorrimento veicolare come via Buonarroti e via Turati. Si tratta di lavori studiati per tutelare ogni utente della strada, mirando a garantire una viabilità più sicura e improntata alla prevenzione degli incidenti, a cui teniamo molto”.