REDAZIONE MONZA BRIANZA

"Più tempo per curare il Roseto". Il sogno della famiglia Fumagalli

Silvano Fumagalli prende il testimone della gestione del roseto di Monza dalla madre Ester, con l'obiettivo di consolidare il ruolo della famiglia e pianificare il futuro. Ester Boschetti Fumagalli, figura di spicco nell'ambito delle rose, viene ricordata per la sua eleganza e competenza.

"Più tempo per curare il Roseto". Il sogno della famiglia Fumagalli

Silvano Fumagalli prende il testimone della gestione del roseto di Monza dalla madre Ester, con l'obiettivo di consolidare il ruolo della famiglia e pianificare il futuro. Ester Boschetti Fumagalli, figura di spicco nell'ambito delle rose, viene ricordata per la sua eleganza e competenza.

Roseto Niso Fumagalli avanti piano. Silvano Fumagalli, attuale presidente dell’Associazione italiana della rosa, ha raccolto il testimone dalla mamma Ester: "Come famiglia abbiamo intenzione di andare avanti nella cura del roseto. Abbiamo un contratto annuale di manutenzione con il Consorzio Villa Reale e Parco, che perciò implica una situazione di incertezza sul futuro. Ci piacerebbe consolidare il nostro ruolo nella gestione del roseto, in relazione al consorzio. Noi sponsorizziamo la manutenzione ordinaria, ma la speranza è quella di poter stabilire un rapporto pluriennale per una pianificazione di medio termine". Nessuna speranza, almeno per il momento, di riportare il Concorso internazionale a Monza. Il roseto si estende su 10mila metri quadrati, con circa 2.000 piante, per circa 800 varietà di rose.La maggior parte rientra nella collezione accumulata negli anni dai concorsi. Finiti i concorsi, si rinnova la collezione monzese, inserendo 5- 6 - 7 varietà premiate, come risulta dai verbali che arrivano all’associazione. Sono 50 i soci, sempre presenti nelle manifestazioni internazionali e ai meeting della Federazione mondiale delle associazioni della rosa. Silvano ha preso il testimone dalla mamma, Ester Boschetti Fumagalli, la signora delle rose, presidente per 18 anni fino al 2015 dell’Associazione italiana della rosa. L’ha ricordata Nicoletta Campanelli nei giorni scorsi, durante l’incontro organizzato con Novaluna, per il ciclo “Donne fuori dall’ombra“ in collaborazione con il Garden Club Monza e Brianza. Nata a Monza il 16 febbraio 1923, Ester era la vedova di Niso Fumagalli, il fondatore della Candy scomparso nel 1990 a 72 anni. Dopo la maturità classica al Liceo Zucchi si è laureata in matematica e fisica all’Università statale di Milano e per una decina di anni si è dedicata all’insegnamento. Madre di quattro figli (Silvano, Maurizio, Virginia, Eden) era una grande appassionata di arte e di rose, insieme al marito Niso. Dopo aver piantato le prime rose nella loro villa in Brianza, Niso ed Ester divennero esperti tanto che nel 1963 fondarono l’Associazione italiana della Rosa, nel 1964 il roseto della Villa Reale, sede fino al 2015 dei Concorsi internazionali per rose nuove e tutt’ora giardino delle meraviglie, dove dimorano splendidi esemplari. Alla morte del marito la signora Ester proseguì l’attività dell’associazione e del roseto. "Era riservata, garbata, ma molto competente ed elegante con i suoi ospiti italiani e stranieri" ricorda Maria Luisa Biffis, vicepresidente del Garden Club Monza e Brianza. Dopo aver lasciato la presidenza effettiva aveva mantenuto quella onoraria e non mancava mai di rivolgere i suoi saluti ufficiali e di intrattenersi con i partecipanti ai concorsi.

Chi l’ha conosciuta la ricorda come una "vera signora", dotata di una spiccata autoironia, colta, ma desiderosa di sapere sempre di più, generosa e gentile, capace di dialogare con personaggi importanti e persone semplici. Nel 2002 aveva ricevuto il Premio “Sperada“ della Fiera di Monza e nel 2006 la medaglia d’argento della World Federation of Rose Societies, l’associazione che rappresenta le società nazionali delle rose.

Cristina Bertolini