PizzAut all’Onu, il discorso di Nico Acampora: “Uso le parole dei miei ragazzi, che grazie al lavoro sono rinati”

Una delegazione della pizzeria più inclusiva d’Italia al Palazzo di Vetro di New York

Cassina de’ Pecchi (Milano) – "Siamo alle Nazioni Unite con un obiettivo ambizioso: cercare di cambiare il mondo. Vorremmo costruire un mondo migliore, un po’ più attento, inclusivo”. Sono le parole di Nico Acampora, fondatore di PizzAut, che in questi giorni è a New York con una delegazione tra cui anche cinque ragazzi con autismo. Sono ospiti all’Onu, in cucina e in sala, al Palazzo di Vetro, ma anche a raccontare l’esperienza di PizzAut. Ci sono il cuoco Matteone, che preparerà la pizza. Poi Andrea, Leo, Beatrice e Lorenzo, che la serviranno. E ancora, altri genitori e volontari. 

Nico Acampora con la ministra Alessandra Locatelli
Nico Acampora con la ministra Alessandra Locatelli

Il discorso di Nico Acampora

Il fondatore di PizzAut ha pronunciato un discorso molto commovente. “Ho pensato di non usare le mie parole per intervenire, vorrei prendere in prestito le parole di altre persone iniziando da tre dei miei camerieri autistici che sono qua con me. Parto da Beatrice, che la prima volta che abbiamo parlato mi ha detto ‘Grazie Nico per questo contratto a tempo pieno e a tempo indeterminato, perché vuol dire che non sono una persona disabile, come mi dicono, ma sono una persona e il lavoro mi restituisce quella dignità che a volte la società mi toglie’". 

Acampora poi ha usato le parole di Lorenzo, “che prima di venire a lavorare da me è stato quattro lunghi anni in un centro diurno per ragazzi disabili. E’ autistico, è iperattivo, non riesce a stare fermo un secondo, e per quattro anni è stato seduto a un tavolo a fare dei lavoretti di ceramica. Lorenzo ha un contratto a tempo pieno e indeterminato, quando è venuto da me mi ha detto questa frase ‘Nico, io in quel centro morivo un po’ ogni giorno, qua invece sono rinato’”.

Infine, le parole di Andrea, anche lui ha un contratto a tempo pieno e indeterminato: “Nico, sai perché ogni giorni mi impegno così tanto al lavoro? Perché se il ristorante va bene, tu potrai assumere un altro ragazzo autistico come me. Vorrei  poi usare le parole del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che il 31 dicembre, durante il messaggio alla Nazione, ha detto “nei sorrisi, negli abbracci e nella professionalità dei ragazzi di PizzAut io ho ritrovato i valori della costituzione italiana, sono un gruppo di sognatori che cambia la realtà”.