Monza - Fervono i preparativi per il taglio del nastro di PizzAut il 2 aprile a Monza e fra i grandi marchi dell’alimentare scatta la gara di solidarietà. Dopo Coop Lombardia, da anni vicina alla pizzeria interamente gestita da autistici fondata da Nico Acampora nel 2017 per dare un’opportunità di lavoro a giovani speciali, è toccato a Danone e al jingle celeberrimo di Danette riveduto e corretto, testimonial Germano Lanzoni ed Elio delle Storie Tese. Adesso però a mettere da parte soldi per il secondo ristorante c’è anche Lidl, la catena tedesca dei discount donerà alla causa 20 centesimi per ogni confezione venduta di passata di pomodoro a marchio Italiano e alla fine della raccolta raddoppierà il ricavato. Il prodotto non è stato scelto a caso, la ’pummarola’ è uno degli ingredienti base della "pizza più buona della Galassia conosciuta".
"Siamo orgogliosi di sostenere un progetto davvero innovativo che valorizza le differenze – spiega Alessia Bonifazi della Comunicazione Lidl Italia –. Il nostro piano di responsabilità sociale promuove la diversità considerandola una ricchezza e con questa iniziativa vogliamo far conoscere una realtà esemplare ai nostri clienti e contribuire all’apertura del nuovo locale dopo quello di Cassina, un’opportunità di lavoro e formazione per altri ragazzi autistici".
Per il papà dell’impresa "è importante l’impegno delle aziende che possono sostenere l’inclusione dei nostri ragazzi in tutti gli ambiti. Abbiamo dato una speranza a tanti, in Italia quasi nessuno delle 600mila persone autistiche ha un posto e uno stipendio. E invece molti sono in grado di dare un contributo importante al Paese e di costruire un futuro per se stessi e per le proprie famiglie pieno di dignità. Per affrontare il nuovo compito al meglio – aggiunge Acampora – i futuri gestori del ritrovo brianzolo seguiranno un periodo di traininig, l’apertura vera e propria arriverà alla fine del rodaggio".
Il nuovo locale quasi pronto all’ex Phillips avrà 350 coperti e occuperà un’area di 1.100 metri quadrati, 222 dei quali destinati alle cucine. Un laboratorio di gusto e non solo che proseguirà dopo il servizio, il progetto infatti prevede anche due alloggi per imparare a vivere da soli.