
A Nova è esplosa la protesta dei genitori dei bimbi che frequentano le elementari di via Novati. I piccoli alunni dovranno traslocare in via Grandi per lasciare posto alla sede distaccata dell’istituto superiore King di Muggiò
Molti genitori sono sfavorevoli. Non vogliono la chiusura della scuola di via Novati, non vogliono accogliere una succursale di un istituto superiore ai danni di bambini di sei anni, non vogliono traffico e caos nel quartiere. È un no su diversi fronti quello sullo spostamento di una parte dell’istituto Martin Luter King di Muggiò a Nova, con il conseguente trasferimento delle classi elementari di via Novati in via Grandi. Non sono contrarie solo le famiglie. "Anziché impegnarsi per provare a costruire alternative che risolvano la carenza di spazi sufficienti per la didattica nella sede principale di via Allende - sostengono Vincenzo Di Paolo, capogruppo di Brianza Rete Comune in Consiglio provinciale, e Riccardo Sala, consigliere comunale a Muggiò -. mettono in campo soluzioni raffazzonate e per nulla adeguate che peggioreranno la situazione". "Avevamo già sollevato la questione lo scorso dicembre in Provincia - spiega Di Paolo -. Il problema nasce dal fatto che gli spazi della succursale attualmente ospitati in una struttura di proprietà della Parrocchia di Muggiò non risultano più idonei. Ci era stato spiegato che la Provincia non si sarebbe assunta il costo di adeguare locali di cui non è titolare. Già allora avevamo chiesto di scongiurare il rischio di un ulteriore spacchettamento di classi su diverse sedi o diversi Comuni". E ancora: "La scorsa settimana è stato approvato un protocollo d’intesa finalizzato a spostare la succursale dell’istituto King nello stabile della scuola di via Novati a Nova. L’argomentazione che hanno utilizzato per giustificare lo spostamento è ridicola - attacca il consigliere -. Nel testo c’è scritto che ‘tale edificio risulta sufficientemente prossimo alla sede centrale di via Allende’. Con che coraggio si può sostenere che una struttura che si trova a 5 chilometri di distanza, che si deve raggiungere in auto con almeno 10 minuti di viaggio o a piedi in 45 minuti sia ‘sufficientemente prossima’ e quindi adeguata come sede succursale di una scuola, quando l’attuale succursale dista a 900 metri ed è raggiungibile in 3 minuti? La cosa assurda è che lo stesso giorno la Provincia ha approvato un atto per una convenzione con il Demanio per sviluppare un progetto di ampliamento della sede principale dell’Istituto Ghandi di Besana, proprio al fine di abbandonare le poco funzionali sedi distaccate".