
Pranzo di Pasqua al risparmio Discount e super battono i negozi
di Cristina Bertolini
Torna la voglia di uscire o di fare una breve vacanza nella prima vera Pasqua libera dalla pandemia. Ma sono sempre molti quelli che pranzano a casa, comprando le pietanze già pronte, magari solo il primo o il secondo, oppure rimboccandosi le maniche in cucina.
"Per Pasqua rimango a casa con la mia famiglia, ma spero proprio di non cucinare – racconta una signora al supermercato – mi auguro che mia sorella e le mie cognate mi aiutino. La spesa si fa qui, perché lavorando il tempo è poco e non si può andare a cercare capretto e crespelle da un negozio all’altro".
Preferita la spesa al supermercato o al discount, dove con uno, massimo due giri, si trova tutto. Si punta sulla tradizione: dall’agnello arrosto, nella variante delle testine o delle costolette, al capretto, al tacchino arrosto; e poi torte salate di tutti i tipi, pasta al forno con uova sode e piatti di verdure. Asparagi e carciofi la fanno da padroni.
I prezzi degli asparagi al mercato e al super variano dai 5 euro, se provenienti dalla Spagna, ai 7 se italiani. Non figurano al discount, essendo un articolo di fascia alta. I carciofi costano circa 1,20 euro, ma se acquistati già puliti salgono a 3,60 euro per 600 grammi, già scontati del 25%. Ci si può aiutare con la classica torta pasqualina (circa 12 euro al chilo, circa 15 euro per 4 persone) o con l’intramontabile vitello tonnato (22 euro al chilo al supermercato, con aumenti dal 10 al 20%). Cosciotto di agnello poco meno di 16 euro al chilo, più conveniente del capretto, attorno ai 18 euro. Facendo la spesa al supermercato, per 4 persone, ipotizzando due confezioni di ravioli alla ricotta e basilico (13 euro al chilo), due cosce di agnello da 3 chili per l’arrosto (48 euro), un antipasto di mare (15 euro mezzo chilo), più frutta a una media di 3 euro al chilo, si vanno a spendere almeno 120 euro.
Niente privazioni, ma sicuramente festa sobria, in vista delle scadenze fiscali di maggio. La decisione di rimanere a casa e di evitare spese superflue è generalizzata: "Ho sentito molti amici che di solito uscivano per la festa pianificare di rimanere a casa. C’è poco da festeggiare", riassume frettoloso un passante. Mamme e zie cucinano a casa, ma rispetto agli scorsi anni anche la scelta del menu è all’insegna del risparmio: qualcuno evita la carne alla griglia, preferendo le torte salate che già pronte al supermercato costano 13 euro al chilo e poco meno acquistando gli ingredienti singoli, un primo e alcuni aperitivi, per chi non ama agnello e capretto.