STEFANIA TOTARO
Cronaca

“Farfalle” e i presunti abusi. Intercettazioni e attacco alle atlete: “Se le vai addosso diventi un orco. Aspetta, poi le bastoni”

Fa discutere la frase del presidente della Federazione Ginnastica. Il pm federale lo aveva informato al telefono: 13 febbraio si discuterà la richiesta di archiviazione del processo a cui si oppongono le atlete

Le ’farfalle’ della ginnastica artistica di Desio durante un allenamento

Le ’farfalle’ della ginnastica artistica di Desio durante un allenamento

Desio (Monza Brianza)

“La giustizia ci è stata rubata fin dall’inizio. Parliamo di un sistema che ha ignorato centinaia di voci, dandoci delle imbroglione, quando bastava semplicemente prestare attenzione e ascoltare”. Parole di Anna Basta, una delle ginnaste che ha denunciato i presunti comportamenti vessatori alle Farfalle della ritmica. Come lei la collega Nina Corradini, secondo cui è “responsabilità di tutti far sì che questo non accada più”. Le due ex atlete hanno denunciato abusi psicologici da parte della direttrice tecnica dell’Accademia internazionale di Desio, in Brianza, Emanuela Maccarani e della sua assistente Olga Tishina.

Anna Basta, ex Farfalla azzurra
Anna Basta, ex Farfalla azzurra

Il 13 dicembre discuteranno davanti alla gip del Tribunale di Monza Angela Colella l’opposizione alla richiesta di archiviazione presentata dalla Procura per maltrattamenti e ora, proprio partendo dalle 350 pagine delle indagini delle pm monzesi Cinzia Citterio e Manuela Massenz, hanno chiesto anche la revisione del processo sportivo, finito con l’ammonizione di Maccarani.

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A sostegno della richiesta, gli avvocati Giovanni Battista Frisoli e Vipsania Andreicich evidenziano le presunte connivenze tra allenatrice, procura sportiva e vertici della Federazione ginnastica italiana che emergerebbero dalle intercettazioni insieme agli insulti nei confronti delle denuncianti.

“Due stronze che dicono cose che hanno avuto una risonanza paurosa. Io ho scatenato i miei agenti segreti dicendo trovatemi tutte le ex farfalle che non si sono messe in combutta con queste, e me le sentirò”, dice al telefono l’avvocato Michele Rossetti, pm federale della Fgi.

Il magistrato, tenuto ad un ruolo “riservato e indipendente dal potere politico”, avrebbe invece informato il presidente Gherardo Tecchi, il quale, attento a non andare apertamente all’attacco, risponde: “Se tu vai addosso alle ragazze diventi un orco e loro le poverine. Bisogna aspettare, quando è ora dargli una bastonata nella testa”. Ancora tutta da giocare, per la difesa delle ex atlete, anche la partita della richiesta di archiviazione per cui le pm monzesi ritengono non sussistere “l’abitualità” necessaria per il reato di maltrattamenti.

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Ma hanno puntato il dito contro Maccarani e contro la Federazione per “mancanza di supporti professionali adeguati per le giovani atlete”. Secondo le pm i fatti contestati “che, in un sistema attento alle competenze e al rispetto delle persone, tanto più minorenni, dovrebbero avere rilievo disciplinare e determinare l’allontanamento di figure prive di requisiti minimi di serietà professionale, non assumono rilievo pena le solo perché il sistema di riferimento è privo di adeguata formazione, di regole strutturate e di strumenti di intervento”. Dal canto suo la Fgi, che il 15 dicembre a Padova festeggerà le 6 medaglie delle Farfalle, vanta come sponsor un ospedale che offre visite gratuite per chi soffre di disturbi del comportamento alimentare e un organo autonomo dove si può segnalare, anonimamente, ogni abuso.