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Promesse e speranze "Subito pronti 17 milioni"

Fimer incontra i lavoratori e conferma il piano di salvataggio di Clementy. L’obiettivo è far ripartire la produzione con una prima iniezione di liquidità.

Promesse e speranze "Subito pronti 17 milioni"

Fimer presenta ai lavoratori in assemblea nell’aretino l’offerta di Clementy, il fondo inglese che si è fatto avanti per salvare il marchio brianzolo degli inverter per fotovoltaico e della mobilità elettrica, e i sindacati replicano chiedendo un incontro urgente al ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso. La proprietà ha inviato in Toscana Luca Bertazzini, membro del Cda, che ha confermato il valore del contratto, "95 milioni dei quali 17 subito per fare ripartire la produzione", ferma per mancanza di componenti lasciando il personale in contratto di solidarietà. Sulle garanzie il manager ha rimandato al documento che il consiglio di amministrazione ha consegnato al tribunale di Milano che si pronuncerà sul caso il 21 agosto, giorno in cui è stata fissata l’udienza. I giudici dovranno decidere se accogliere la proposta dei britannici, oppure dichiarare l’insolvenza e il fallimento dell’azienda.

Da qui l’invito di Fim, Fiom e Uilm al ministero a intervenire "con tutte le altre istituzioni - scrivono i metalmeccanici -. È necessario che il massimo livello delle politiche economiche e industriali del sistema Paese sorvegli con noi e insieme ai magistrati la vertenza per responsabilizzare chi compie queste scelte portandolo a capire l’urgenza di concretizzare le parole e non richiamare variabili successive".

Barbara Calderola