La chiave del successo per altri 100 anni di impresa al vertice del settore a livello mondiale. Beta celebra il suo primo secolo di vita e attività con un nuovo prodotto tutto made in Italy, completamente ideato, progettato e prodotto negli stabilimenti italiani del gruppo.
La storica azienda sovicese leader in Europa nella produzione di utensili per i settori della meccanica, della manutenzione industriale e dell’autoriparazione, che quest’anno taglia il traguardo dei 100 anni, si è fatta un doppio regalo per il ragguardevole compleanno, con una mossa che conferma la costante attenzione per l’innovazione dei propri prodotti, cominciata nel 1923 e mai finita: ieri ha ufficialmente lanciato due importanti novità, la chiave dinamometrica Beta 666 Zero-Reset e la linea d’arredo officina Beta Rsc50.
La prima in particolare ha richiesto 2 anni di studi e rappresenta bene lo spirito che muove l’azienda brianzola: spirito di iniziativa, visionarietà, tenacia e continua ricerca del miglioramento. E così, in un periodo non sempre semplice per l’economia, c’è un pezzo di Brianza produttiva che continua a galoppare e ad allargare il suo perimetro d’azione. Come raccontano anche i numeri della ditta, che registra un fatturato di oltre 225 milioni di euro e calcola una chiusura prevista per quest’anno di circa 250milioni di euro. "La costante ricerca di soluzioni all’avanguardia per venire incontro alle esigenze dei professionisti e la capacità di innovare anche in mercati all’apparenza statici sono le leve dello sviluppo strategico del nostro gruppo, che da ormai 100 anni si distingue per l’eccellenza dei propri prodotti", spiega Roberto Ciceri, presidente e amministratore delegato del Gruppo Beta. Ne è un esempio proprio la nuova chiave dinamometrica, interamente studiata, sviluppata e prodotta nello stabilimento di Sovico. "È un prodotto concepito e fatto qui – sottolinea Ciceri – un fatto non scontato per un’azienda di utensili. Questa chiave dinamometrica è il sogno di ogni utilizzatore di utensili. È un oggetto abbastanza complesso: abbiamo fatto degli studi al nostro interno e 2 anni fa ci siamo imbarcati in quesa avventura. Di solito queste chiavi le producono degli specialisti, perché realizzarle presenta vari problemi. Abbiamo dovuto sudare un po’ per risolvere certe questioni ma ce l’abbiamo fatta". Le chiavi dinamometriche si adoperano per il serraggio controllato di viti e bulloni, operazione delicata e importante in molti settori. "Abbiamo lavorato per evitare che la chiave perda la taratura, per non avere errore umano nell’uso – chiarisce Ciceri –. E abbiamo creato una nuova chiave dinamometrica che mantiene la taratura e la precisione di serraggio, senza la necessità di scaricarla alla fine del ciclo di utilizzo. Si chiama Zero-Reset perché non serve scaricarla e ritararla, come solitamente avviene con questi utensili. Questo risolve molti problemi".
Dietro c’è tantissimo studio. "Ci abbiamo messo un anno e mezzo per avere una molla adatta – racconta l’ad di Beta –. Abbiamo preso un problema irrisolto nel mondo dell’utensileria e lo abbiamo risolto. Poi abbiamo lavorato sulle finiture per abbellirlo, perché siamo italiani. Una cosa così non l’hanno fatta gli americani, o i giapponesi, o i tedeschi: l’abbiamo fatta noi in Italia". Un obiettivo centrato da un’azienda che investe oltre il 3% del fatturato in ricerca e sviluppo, con un dipartimento tecnico e ricerca&sviluppo, un laboratorio qualità e il Dyna Lab che impiegano 34 persone.
"Da sempre in Beta crediamo che la ricerca sia la strada da percorrere per migliorare costantemente", rimarca Ciceri. Con queste armi, in un mercato basato molto sull’importazione, il Gruppo Beta si è invece focalizzato sulla progettazione e produzione in Italia. Così anche nel campo degli arredi per officina, in cui si inserisce la nuova linea Rsc50, progettata e prodotta nello stabilimento di Biassono. "Abbiamo di recente acquistato un terreno per un nuovo capannone di 18mila metri quadri proprio per la costruzione di questi arredi, sempre in Brianza, tra Sovico, Albiate e Seregno – conclude Ciceri –. È un investimento da 20 milioni di euro".
Nata nel 1923 a Erba, l’azienda dal 1939 è a Sovico, da sempre sotto la guida della famiglia Ciceri. Il gruppo è composto dalle aziende Beta Utensili, 3D Beta, BM, Abra Beta e Helvi e complessivamente impiega 1.000 lavoratori. In Italia ha 10 stabilimenti produttivi localizzati tra nord e centro Italia, tra cui la sede centrale di Sovico.