di Dario Crippa
Cosa succederebbe in occasione di un’alluvione o di un terremoto? Come fronteggiare una calamità tenuto conto che non siano (ovviamente) disponibili strutture e mezzi, ad esempio perché durante un terremoto non è possibile utilizzare come alloggi i fabbricati, ormai inagibili, e non sono disponibili corrente elettrica, linee telefoniche e di comunicazione, ma anche viveri e generi di prima necessità? Per rispondere a quesiti simili stata organizzata l’altro giorno a Rho Fiera l’esercitazione della colonna mobile regionale dei vigili del fuoco.
Tre giorni sul campo alla presenza del Capo della Protezione civile, Angelo Borrelli. È stata così testata la piena efficienza di un particolare dispositivo – la colonna mobile – che consente di impiegare in tempi molto rapidi, in occasione di una calamità, un ingente numero di vigili del fuoco e risorse atte a fronteggiare l’emergenza. All’esercitazione, nella quale è stato simulato un evento meteorologicvo avverso perdurato per diversi giorni, ha preso parte anche il Comando di Monza e Brianza dei vigili del fuoco, guidato da un esperto del settore come il comandante Claudio Giacalone. Da Monza sono partite nove unità che hanno lavorato fra le altre cose all’allestimento di un campo base, il tutto in uno stato di emergenza sanitaria.