GUALFRIDO GALIMBERTI
Cronaca

Prove tecniche di Polo civico. Il Pd pronto a dialogare coi “ribelli“ del centrodestra

L’intesa nata nell’ultimo periodo di insofferenza per la Giunta Gargiulo nelle fila di Fratelli d’Italia potrebbe essere la base di un’alleanza inedita pronta a scendere in campo alle elezioni.

Fabio Arosio L’ex presidente del consiglio comunale è stato sospeso da Fratelli d’Italia dopo le dimissioni che hanno fatto cadere la Giunta

Fabio Arosio L’ex presidente del consiglio comunale è stato sospeso da Fratelli d’Italia dopo le dimissioni che hanno fatto cadere la Giunta

Era una idea buttata lì quando si è deciso di fare concludere anzitempo l’esperienza amministrativa dell’ex sindaco Simone Gargiulo, ma ora ha tutte le carte in regole per diventare realtà: il Polo civico è più di una ipotesi in vista delle elezioni amministrative della prossima primavera. Un’alleanza che raduna persone del centrodestra e del centrosinistra, nell’intento di dare credibilità alla parte politica e cittadina e, soprattutto, governare senza ingerenze dei partiti.

L’idea è clamorosa. Non solo perché si propone di mettere all’angolo le forze politiche che negli ultimi anni hanno governato la città, ma anche perché radunerebbe in un’unica squadra chi negli anni si è dato quotidianamente battaglia. Il Polo civico oggi potrebbe spaziare dal centrosinistra, con la presenza di esponenti del Pd, fino all’estrema destra con persone che nel recentissimo passato hanno rappresentato Fratelli d’Italia in consiglio comunale. L’ostacolo minore sembra rappresentato proprio dal centrosinistra. Non c’è unanimità, ma non mancano le persone disposte a sedersi attorno a un tavolo. "Partiremo dai programmi – avevano spiegato i dem in una recente conferenza stampa –. Andremo con chi condivide il nostro modo di vedere la città. Certo, viene più spontaneo dialogare con il centrosinistra, mentre con i partiti di centrodestra ci siamo trovati distanti in diverse occasioni". Il punto sta proprio qui: nel Polo civico non entrerebbero i partiti di centrodestra, ma sono molto vicini gli esponenti di Fratelli d’Italia che hanno determinato la fine dell’amministrazione Gargiulo. Fabio Arosio (ex presidente del consiglio comunale), Andrea Cantù, Stefano Canzian, Simona Mariani sono sospesi dal partito. La loro iniziativa non è stata gradita dai vertici. Non è stata digerita nemmeno dalla Lega, tanto che il segretario regionale Massimiliano Romeo ha chiesto agli alleati di provvedere alla loro espulsione e di non accettare una possibile ricandidatura. Intanto arrivano voci insistenti anche dal centrodestra. La Lega sembra continuare a caldeggiare la leadership dell’ex assessora Martina Cambiaghi. Fratelli d’Italia ora ha la forza dei numeri e, di sicuro, anche una maggiore sintonia con Forza Italia: pare tramontata, tuttavia, l’ipotesi della candidatura dell’azzurro Michele Vitale.

Fratelli d’Italia non rinuncerà facilmente al ruolo di leader della coalizione, ma non può più attendere: le elezioni sono alle porte - presumibilmente a fine maggio - bisogna agire con urgenza.