ALESSANDRO SALEMI
Cronaca

Province, è l’ora di cambiare marcia. Elezioni, più risorse e competenze. Fontana e Romeo: "Sì alla riforma"

Monza, il presidente della Regione: è fondamentale, spero venga approvata presto in Parlamento. D’accordo il capogruppo della Lega in Senato: "Serve un percorso che porti al ripristino dell’ente".

Attilio Fontana, presidente della Regione, e il senatore leghista Massimiliano Romeo

Attilio Fontana, presidente della Regione, e il senatore leghista Massimiliano Romeo

Unità di intenti e di visione nella Lega sulle necessità di una riforma delle province e dell’attuazione del federalismo fiscale. A tutti i livelli: negli enti locali, in Regione e anche in Parlamento, con una voce unanime tra il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana e il capogruppo della Lega al Senato (e nuovo segretario della Lega lombarda) Massimiliano Romeo. Entrambi si trovano concordi nel sostenere la necessità di ripristinare le province come organo elettivo, avendo il coraggio di superare gli steccati delle logiche elettorali (ripristinarle potrebbe far perdere consensi) e impegnando il governo a trovare le risorse (per quanto gradualmente), stimate intorno agli 800 milioni. L’occasione di incontro è stato il convegno di ieri indetto da Upi sulla riforma delle province alla sede della provincia di Monza e Brianza. Il presidente Fontana fa leva sull’efficacia di quanto fatto in Lombardia, dove dopo l’entrata in vigore della legge Delrio nel 2014 (con l’abolizione delle province come organo elettivo e il loro depotenziamento economico e di competenze), si è comunque deciso di non andare nella direzione di un accentramento regionale, ma mantenere un decentramento amministrativo che ha permesso alle province di mantenere importanti deleghe (oltre a quelle su pianificazione sul territorio, manutenzione strade ed edilizia scolastica, anche quelle volute da Regione di centri per l’impiego, politiche attive del lavoro, protezione civile, cultura e turismo). "Le deleghe hanno prodotto grandi risultati - dichiara il governatore della Lombardia -. Per mantenere efficienza dei servizi è indispensabile conservare il livello territoriale, esattamente come prevede la nostra Costituzione. Auspichiamo che questa riforma possa essere approvata dal Parlamento". Fa riferimento, il governatore, al disegno di legge a firma di Daisy Pirovano che prevede il ripristino delle province elettive, fermo da due anni in Senato. A questo si aggiunge la riforma del Testo unico voluto dagli enti locali in lavorazione da poco più di un anno in Viminale. "È chiaro che non si possa attuare la riforma da un giorno all’altro - puntualizza Romeo -, ma si può iniziare un percorso che consenta finanziaria dopo finanziaria di aumentare le risorse alle province e creare le condizioni per il loro ripristino. Il centrodestra in questo deve avere più coraggio". D’accordo entrambi anche sulla necessità di applicare il federalismo fiscale, legge già scritta e depositata nel 2009 e contenuta nel programma del Pnrr. "Dobbiamo arrivare all’approvazione in Parlamento entro il primo semestre 2026, se non vogliamo perdere l’ultima rata del Pnrr dal valore di 36 miliardi", sollecita il senatore della Lega.