di Cristina Bertolini
Le prime 500 bottiglie di Barbera superiore, con tanto di etichetta Agriparco Fondazione Tavecchio, saranno pronte a novembre. Frutto dei 5 quintali di uva vendemmiata lo scorso anno. Ma "le prime bottiglie non saranno in vendita – precisa il presidente della Fondazione, Alessio Tavecchio –, saranno numerate, rese esclusive con apposito nominativo e regalate ai donatori che sostengono il nostro progetto sociale". Per realizzare la vigna solidale "è stata preziosa la collaborazione di Meregalli Vini che ha donato 500 piante di Barbera delle Langhe torinesi e il supporto di Stefano Colombo, viticultore dell’Agriturismo Santa Croce di Missaglia che ci ha aiutato nella lavorazione, vinificazione, imbottigliamento e invecchiamento".
Così, dopo 150 anni, torna la produzione di vino a Monza. Un progetto nato grazie al lavoro di oltre 150 persone che si avvicendano tra i filari, studenti dell’indirizzo agroalimentare dell’istituto Mapelli (due classi a rotazione), altrettanti della scuola Paolo Borsa, le associazioni che lavorano con persone fragili (Cooperativa Stella Polare, Iride, La nuova famiglia) e i dipendenti di Cisco che hanno vendemmiato. Il vigneto, allestito nel 2018, ha bisogno di cure costanti, trovandosi in un contesto urbano difficile, dal clima poco favorevole. Un tempo – ricorda Tavecchio – anche nel Parco si coltivavano le viti, ma il contesto sfavorevole ha fatto estinguere la produzione". L’Agriparco solidale sorge su un terreno di 12mila metri quadrati in via Papini di proprietà della Fondazione: 4.000 di orto e frutteto a scopo didattico, 2.000 di bosco, 800 di passerella accessibile con cassoni rialzati per la coltivazione, mille di giardino e altrettanti di vigneto.
AgriparcoHub è il progetto di un centro polifunzionale unico nel suo genere, a carattere europeo e sostenuto da Provincia e Comune di Monza per un’inclusione completa e il rispetto dell’ambiente così come dettato da Agenda Onu 2030. Infatti i valori ispiratori e le attività previste nell’AgriparcoHUB rispondono pienamente a 16 dei 17 obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, con il grande obiettivo di realizzare un futuro migliore e più sostenibile per tutti. Nel tempo prenderà forma un ristorante agricolo da 150 metri quadrati e 110 coperti, una scuola di cucina. Sono attivi i laboratori dove già si tengono corsi per bambini, adulti e eventi aziendali. C’è anche un apiario con 4 arnie, per la produzione di miele, con l’aiuto di un produttore, l’azienda Dell’Orto di Besana Brianza, soprattutto a scopo didattico.