CRISTINA BERTOLINI
Cronaca

Quella bellezza da esportare. Ville, serre e profumi un racconto made in Brianza

Doppio stand al Salone per Francesco Riva, presente con i marchi “Mobili d’arte“ e “Atelier“. Dal laboratorio nato dal padre negli anni ’50 alla produzione su larga scala per hotel e abitazioni.

Doppio stand al Salone per Francesco Riva, presente con i marchi “Mobili d’arte“ e “Atelier“. Dal laboratorio nato dal padre negli anni ’50 alla produzione su larga scala per hotel e abitazioni.

Doppio stand al Salone per Francesco Riva, presente con i marchi “Mobili d’arte“ e “Atelier“. Dal laboratorio nato dal padre negli anni ’50 alla produzione su larga scala per hotel e abitazioni.

Doppio stand al Salone del Mobile per Francesco Riva, che si presenta con il duplice marchio “Riva Mobili d’arte“ e “Riva Atelier“, per la collezione contemporanea. "Il Salone del Mobile – spiega Francesco Riva, titolare – è un’occasione attesa e unica per esporre le novità. Tutti gli anni proponiamo finiture, design e tessuti nuovi. Un mio cliente ha detto che riconoscerebbe il nostro stile fra tanti brand diversi. Quest’anno abbiamo immaginato una nuova collezione chiamata “Belvedere“, dal nome del borgo sul lago di Como, frazione di Tremezzo, il mio luogo del cuore".

Si lascia ispirare dai profumi e dai colori dei fiori di Tremezzo Francesco Riva che perciò porta al Salone un “winter garden“ ispirato alle serre di Villa Carlotta e al meraviglioso giardino botanico, un gioiello floreale che porta al Salone un pezzetto di lago di Como, richiamato anche dai motivi floreali che si ritrovano nei dettagli delle sue creazioni. Punti di forza gli eleganti divani che abitano il soggiorno, l’arredo per la sala pranzo e le camere da letto. Riva non si accontenta di ispirare i suoi stand all’atmosfera del lago di Como con stimoli visivi. Ne ricrea anche i profumi.

"Attraverso lo studio delle piante e dei fiori – racconta Riva – abbiamo realizzato un’essenza per un profumatore da ambiente che ricorda i profumi di Tremezzo. L’obiettivo è di richiamare un luogo attraverso i particolari estetici e i profumi del posto, coinvolgendo una molteplicità di sensi, dalla vista, al tatto, alle sensazioni olfattive che evocano ricordi e suggestioni". Il salone è un punto di riferimento per le aziende, il traguardo di un anno di studio in cui gli artigiani come Riva espongono i risultati di dodici mesi di intenso lavoro, fra studio, ispirazione, progettazione, scelta di materiali e tessuti, per arrivare al Salone con creazioni uniche che, come dicono i clienti, "si riconoscono tra tante". Francesco Riva ha imparato e quasi respirato il mestiere da papà Felice, che negli anni ‘50 ha aperto la M.A.Riva, un piccolo laboratorio di complementi d’arredo. Nel corso degli anni ha avviato una produzione su larga scala per arredare alberghi e case private.

"Seguivo il suo lavoro costante e meticoloso – racconta – e crescendo mi sono appassionato e ho capito che mi trovo nel posto giusto. Non farei nessun altro mestiere". Dopo aver seguito le orme del papà, nel 1998 Francesco ha voluto dare la sua impronta personale all’azienda, creando il nuovo marchio Riva mobili d’arte, realizzando pezzi unici e aprendo gli orizzonti dal mercato italiano a quello internazionale. "Oggi esportiamo in tutto il mondo – racconta Riva – anzi, praticamente il 100% della nostra produzione è destinata all’esportazione". L’intera produzione tipicamente artigianale nasce nei laboratori di Meda, che coprono un’area di 8mila metri quadrati che ospita la maggior parte delle fasi del processo produttivo. L’azienda sviluppa anche progetti personalizzati, secondo i desideri dei clienti, curando tessuti, tappeti, illuminazione, ma anche decorazioni in legno intarsiato, pavimenti e porte. Non si ferma mai Riva e dalla Brianza spazia in tutto il mondo, sempre alla ricerca di nuovi spazi. Sì perché il mercato dell’arredamento corre veloce; è in continuo fermento ed evoluzione, non si cristallizza verso un’unica direzione.

"Per esempio – continua Riva – negli ultimissimi anni noto un grande fermento nei paesi arabi che mostrano interesse verso i manufatti d’arredo italiani e brianzoli". È nata come azienda familiare la Riva Mobili d’arte e manntiene la sua impronta. Francesco Riva trova il valido supporto della moglie Cristina, dal talento organizzativo e amministrativo che guida la sua creatività e ingegno artistico. Hanno due figlie, Francesca e Giulia, quest’ultima, 15 anni, mostra già un’inclinazione creativa e artistica come quella di papà.