
Le braccia spalancate, il sorriso, la festa dei ragazzi di PizzAut intorno e quel grembiule rosso, lo stesso che si...
Le braccia spalancate, il sorriso, la festa dei ragazzi di PizzAut intorno e quel grembiule rosso, lo stesso che si indossa nei locali di Monza e Cassina de’ Pecchi, appoggiato sulla talare bianca di Papa Francesco. Un’immagine che torna in queste ore sui social, rilanciata dai tanti che ricordano la straordinaria udienza privata concessa nel 2022 a tutta la brigata. La telefonata di un ragazzo, Lorenzo, ha dato la notizia al fondatore, Nico Acampora.
"Il nostro Papa è morto, il nostro Papa è morto. Ha ripetuto tante volte questa frase, poi le lacrime – racconta l’ideatore della catena di locali che danno lavoro ai giovani autistici -. È stato un momento di grandissima emozione. Siamo rimasti tutti in silenzio, ci siamo commossi insieme. Francesco ha portato la mano verso di noi e in particolare verso tutti i disabili. Lo ha fatto con un gesto rivoluzionario di inclusione, proprio indossando il nostro grembiule. Quella scelta è stata per noi un momento fondamentale per il nostro percorso".
Per Nico Acampora, il legame fra i ragazzi che lavorano nei ristoranti e nei food-truck "non si è mai interrotto e prosegue anche ora che il Pontefice non c’è più – aggiunge –. Saremo infatti presenti a Roma ancora una volta il 27 aprile. A Castel Sant’Angelo cucineremo le pizze per i pellegrini del Giubileo. Saremo lì per fare diventare carne le sue parole che non dimenticheremo".
Barbara Calderola