"Quell’opera non è a impatto zero. Salviamo il Bosco delle Querce"

A 48 anni dall'incidente di Seveso, cittadini e associazioni ambientaliste si riuniscono per ricordare e proteggere il territorio minacciato dalla cementificazione e dall'autostrada Pedemontana. Evento con visita guidata, proiezione di un film e tavola rotonda sulle buone pratiche per preservare l'ambiente.

"Quell’opera non è a impatto zero. Salviamo il Bosco delle Querce"

"Quell’opera non è a impatto zero. Salviamo il Bosco delle Querce"

Mercoledì saranno passati 48 anni dall’incidente all’Icmesa. Era il 10 luglio del 1976 quando una nube di diossina avvelenò l’aria e la vita degli abitanti della zona. Da allora i cittadini non hanno mai smesso di lottare, per avere giustizia e per ripulire il loro territorio. Comitati e gruppi ambientalisti (nella foto) si sono mobilitati, nei decenni. Per non dimenticare. Sarà così anche mercoledì alle 20.15. Appuntamento al Muro dell’Icmesa per una visita guidata ai luoghi della memoria, partendo da ciò che resta della azienda che causò il gravissimo danno ambientale del 1976, per arrivare al Bosco delle Querce di Seveso e Meda, luogo restituito al verde grazie a un impegnativo lavoro di bonifica e di ricostruzione naturalistica, oggi minacciato nuovamente e sacrificato per due ettari al passaggio di Pedemontana. L’evento di mercoledì proseguirà al Centro Visite con la visione del film di Fabio Tosetto “Memorie dal Sotto il Bosco“ e una tavola rotonda su quello che può essere definito “il distretto della chimica“ per la presenza importante nel passato di industrie chimiche della portata di Snia, Acna, La Roche: si parlerà degli impatti ambientali che ne sono conseguiti e ne conseguono e delle buone pratiche delle comunità per continuare a vivere e a rendere vivibile il territorio. "L’arrivo dell’autostrada Pedemontana, a partire dai lavori di bonifica che saranno la premessa per realizzare la Tratta B2, sembra ormai prossimo – constatano le associazioni ambientaliste –. La bonifica da diossina nelle aree dove dovrà passare l’autostrada non sarà certamente a rischio zero, nemmeno con tutte le cautele previste nel Piano operativo e sarà il preludio di una nuova cementificazione con troppi chilometri di asfalto. Moltissimi alberi verranno sacrificati, saranno compromessi gli ecosistemi e le aree libere, verrà ridotto lo spazio verde del Bosco delle Querce e la superficie di sua potenziale espansione in via della Roggia".

I gruppi e le associazioni ambientaliste parleranno anche delle buone pratiche di comunità cui sono - o sono stati - promotori e cui partecipano: il Ponte della Memoria, che al principio del nuovo millennio permise la creazione dell’Archivio della Memoria conservato dal Circolo Legambiente Laura Conti di Seveso; il gruppo Insieme per il Bosco che oggi anima e si prende cura del senso da dare agli eventi che si svolgono nel Parco naturale del Bosco del Bosco delle Querce; il Patto educativo di comunità che verrà sottoscritto mercoledì nell’ambito del progetto Seveso 4Future ideato e condotto da Legambiente Lombardia affinché la comunità locale si assuma la responsabilità di educare al rispetto del territorio.

Sonia Ronconi