ALESSANDRO SALEMI
Cronaca

Quindici morti lo scorso anno e il 2025 è iniziato con una tragedia: "Queste stragi vanno fermate"

In Brianza i dati degli incidenti e delle vittime sul lavoro sono allarmanti: 15 morti nel solo 2024. Quest’anno si...

In Brianza i dati degli incidenti e delle vittime sul lavoro sono allarmanti: 15 morti nel solo 2024. Quest’anno si...

In Brianza i dati degli incidenti e delle vittime sul lavoro sono allarmanti: 15 morti nel solo 2024. Quest’anno si...

In Brianza i dati degli incidenti e delle vittime sul lavoro sono allarmanti: 15 morti nel solo 2024. Quest’anno si è aperto con un tragico incidente avvenuto lo scorso 14 gennaio a Giussano, quando un operaio di 32 anni ha perso la vita precipitando dal tetto di un capannone industriale, cadendo da un’altezza di circa 7-8 metri mentre lavorava sulla copertura dell’edificio.

Nel 2024, secondo i dati elaborati dall’Osservatorio Sicurezza e Ambiente Vega, la provincia di Monza e Brianza ha contato 15 vittime sul lavoro, posizionandosi in zona gialla nella mappatura del rischio elaborata dall’ente statistico (elaborando i dati Inail). Con un’incidenza di mortalità pari a 27,2 decessi per milione di occupati - dato comunque inferiore alla media nazionale di 31,0 - la provincia brianzola ha registrato la propria vulnerabilità, specialmente nei settori delle attività manifatturiere e delle costruzioni.

"Ora l’attenzione sul tema si è alzata – afferma il segretario generale di Cisl Monza Brianza Lecco, Mirco Scaccabarozzi (nella foto) –. Noi come sigle sindacali abbiamo dato avvio a una ciclomobilitazione con la quale abbiamo cercato di richiamare la politica a concentrarsi al massimo grado sul fenomeno. Anche se non tutti purtroppo hanno avuto la sensibilità di incontrarci. Il nostro interesse è che queste stragi non debbano più ripetersi".

"Il protocollo firmato da Monza per i controlli nei cantieri rappresenta un grosso passo in avanti – commenta Federica Cattaneo, componente della segreteria Cgil di Monza e Brianza – così come i protocolli di sicurezza a cui si è aderito pochi giorni fa in Prefettura, Ats e Ispettorato del lavoro. Bisogna applicarli, e al tempo stesso intervenire sulla precarietà del lavoro".

"Ci sono dei buchi a livello di mentalità – rincalza Andrea Baldo del coordinamento Monza e Brianza della Uil – le aziende spesso vedono la formazione e il rispetto dei protocolli come una perdita di tempo e un costo, e anche i lavoratori li sottovalutano. Molti camuffano incidenti sul luogo di lavoro come incidenti domestici, per paura di essere licenziati. Serve una volontà da tutte le parti per il raggiungimento del risultato".

A.S.