Monza, 17 Novembre 2024 - Aveva incrociato una ragazza di 27 anni mentre scendeva dal treno alle sette di sera e, dopo averla apostrofata con alcuni apprezzamenti volgari, era passato dalle parole ai fatti palpeggiandola nelle parti intime. Poi aveva aggredito gli agenti della Polizia Locale che erano prontamente intervenuti.
Il responsabile, un 28enne di origine egiziana senza fissa dimora e senza precedenti penali, è stato condannato a 1 anno e 8 mesi di reclusione nel processo con il rito abbreviato davanti al giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Monza Andrea Giudici per i reati di violenza sessuale e resistenza a pubblico ufficiale.
I fatti contestati risalivano allo scorso febbraio. La vittima era scesa dal convoglio alla stazione ferroviaria di Monza per dirigersi verso casa quando era stata oggetto di molestie da parte del ragazzo. Un palpeggiamento delle parti intime, poi ripetuto dal giovane mentre la ragazza stava risalendo le scale dal sottopassaggio della stazione per uscire dalla stazione.
La giovane era uscita sul piazzale antistante lo snodo ferroviario e aveva avvicinato un equipaggio della Polizia Locale di Monza presente per il quotidiano presidio dell’area a tutela dei cittadini. Gli agenti si erano posti alle ricerche dell’individuo, l'avevano rintracciato e fermato, ma il 28enne si era trasformato in una furia aggredendo due agenti, che avevano subìto lesioni guaribili in una settimana. Anche un terzo agente che si trovava in stazione, libero dal servizio, per raggiungere la propria abitazione, era intervenuto per bloccare il molestatore, ricevendo colpi al volto nella colluttazione. Per il 28enne erano scattate le manette e alla convalida dell'arresto il giudice aveva confermato la misura cautelare in carcere. Al processo, dove nessuno si è costituito parte civile, al 28enne è stato applicato l'obbligo di firma.