La rapina sul treno la notte del 28 dicembre, gli arresti di metà giugno, e ora i patteggiamenti per due giovanissimi di Lentate sul Seveso, arrestati a giugno su richiesta della Procura di Como: 3 anni di applicazione pena per Mohsine El Rhalati, 20 anni, e Adam Nabigh, 19 anni, comparsi davanti al Gup di Como Walter Lietti.
L’aggressione, per la quale i due si trovano ora agli arresti domiciliari, era avvenuta nel tratto all’altezza di Carimate, ma i due imputati, che erano assieme a due minorenni giudicati separatamente, avevano conosciuto le vittime, due coetanei svizzeri, già prima, durante la serata. Le telecamere acquisite dalla Polizia di Frontiera di Ponte Chiasso, che ha svolto le indagini coordinate dal sostituto procuratore Michele Pecoraro, mostravano i giovani insieme a tarda notte alla stazione Porta Garibaldi di Milano.
Le vittime con addosso gli accessori e le scarpe di marca, gli Airpods e i telefoni cellulari costosi. Erano stati avvicinati per fare due chiacchiere. Poi li avevano seguiti in treno, mentre viaggiavano verso Chiasso. Arrivati all’altezza di Carimate, quando lo scompartimento era ormai deserto, era spuntato un coltello, con cui avevano minacciato, e poi malmenato e rapinato, i due coetanei.
Dopo aver ricevuto la denuncia, la polizia aveva avviato le indagini, svolte anche utilizzando il sistema Sari di riconoscimento facciale, che a maggio avevano condotto al Beccaria i due minorenni, e a giugno al Bassone di Como i due maggiorenni, accusati di rapina e tentata rapina aggravata in concorso.
Bottino un portafogli con denaro e carta di credito, un borsello e un berretto di marca, l’iPhone con con auricolari, caricatore e cassa audio, e le scarpe Nike che indossava. Uno dei due ragazzi era stato immobilizzato e minacciato con il coltello per rivelare il codice di sblocco del telefono.
L’amico era invece riuscito a reagire. Dopo l’arresto, i due giovani rapinatori avevano ammesso tutte le proprie responsabilità e avevano restituito una parte della refurtiva ai legittimi poroprietari.
Ora la conclusione della vicenda con il patteggiamento.