GUALFRIDO GALIMBERTI
Cronaca

Rapina choc in casa della consigliera Galbiati: "Mi hanno tappato la bocca col cuscino. Sono fuggiti vedendo mio figlio col martello in mano”

I drammatici momenti vissuti dalla capogruppo della lista di minoranza Biassono Civica: “Mi sono svegliata e ho trovato davanti a me tre persone con il volto coperto dal passamontagna”

Angela Galbiati, capogruppo in Consiglio comunale della lista di minoranza Biassono Civica, ha vissuto una notte drammatica tra giovedì e venerdì

Angela Galbiati, capogruppo in Consiglio comunale della lista di minoranza Biassono Civica, ha vissuto una notte drammatica tra giovedì e venerdì

Biassono (Monza e Brianza) – Rapinata in casa nella notte. Brutti momenti quelli vissuti da Angela Galbiati, capogruppo in Consiglio comunale della lista di minoranza Biassono Civica, nella notte tra giovedì e venerdì. Alla fine, grazie all’intervento del fratello e del figlio, i malviventi sono fuggiti portando comunque via alcuni ori. Tutto è accaduto in via Volta. La donna era andata a dormire presto, poi il risveglio con tre uomini in camera. "Tre persone con il volto coperto dal passamontagna – racconta Galbiati – e, in un primo momento, mi sono chiesta se si trattava di un sogno o se era realtà. Quando ho capito che era tutto vero, mi sono messa a gridare, ma subito uno dei malviventi mi ha tappato la bocca con la mano. Ho cercato di ribellarmi in ogni modo, anche con graffi e scalciando. Appena ha mollato la presa mi sono messa a gridare di nuovo, ma mi ha subito coperto il viso con il cuscino, premendo per immobilizzarmi".

Lo stesso rapinatore deve avere avuto il timore di soffocarla, tant’è che ha tolto il cuscino. E Galbiati ha gridato un’altra volta, prima di essere messa di nuovo a tacere. Le urla hanno richiamato l’attenzione di diverse persone: una vicina di casa, che era sul balcone a fumare la sigaretta, ha telefonato al 112. Il fratello che abita nella casa al fianco e il figlio che dorme il piano sotto, sono subito intervenuti. Proprio alla vista del figlio armato di martello i tre si sono dati alla fuga, raggiungendo via Don Consonni dove probabilmente avevano la loro auto per allontanarsi a tutta velocità.

"Abbiamo poi scoperto che i tre erano già stati prima dalla mia vicina al civico 33 – racconta Galbiati – lei si è accorta del furto solo al risveglio. Nel mio giardino ho trovato oggetti di sua proprietà che i tre devono aver perso durante la fuga. Da me hanno portato via gli ori che avevo tolto la sera, più qualche altro oggetto prezioso, che per me aveva soprattutto un valore affettivo. I malviventi hanno girato tutta la casa prima di venire in camera, ho trovato sul tavolo in soggiorno un cassetto della camera dove volevano rovistare senza essere uditi. La nazionalità dei tre? Non parlavano, forse per non fare capire la provenienza". Ieri mattina i controlli dei carabinieri per cercare ogni traccia utile per risalire all’identità dei tre rapinatori.