
di Stefania Totaro
C’è chi ha dichiarato ancora a proprio carico figli ormai autosufficienti o ha omesso di aggiungere i loro redditi per abbassare i parametri dell’Isee, chi ha ‘dimenticato’ di inserire beni mobili e anche immobili di proprietà, chi si è dichiarato nullatenente e invece aveva case a destra e a manca, riuscendo persino ad ottenere un sussidio per ogni componente della famiglia, oltre ad alcuni stranieri che hanno falsamente dichiarato di essere in Italia da 10 anni e invece erano appena sbarcati in Brianza.
Tutti ‘furbetti’ del reddito di cittadinanza scoperti dai carabinieri della Compagnia di Monza, che hanno sventato una truffa da oltre 200mila euro, denunciando 30 persone. I militari, nel corso di controlli mirati a verificare la reale sussistenza dei requisiti dei percettori del reddito di cittadinanza, hanno controllato dallo scorso settembre oltre 300 cittadini residenti a Monza, accertando che 30 di loro beneficiavano del sussidio abusivamente.
Per svelare la truffa i carabinieri hanno svolto indagini patrimoniali sui redditi dei beneficiari e dei rispettivi nuclei familiari, ma anche approfondimenti su altri requisiti richiesti quali cittadinanza, soggiorno, certificati dei carichi pendenti e condanne, confrontando i dati con la documentazione fornita dall’Inps di Monza. Si è scoperto che numerosi sono stati i casi di attestazione fittizia sui componenti dei nuclei familiari, con genitori che dichiaravano falsamente figli a carico, oppure omettevano di riferire sui redditi percepiti dai propri congiunti, in modo da alterare i parametri Isee.
Frequente anche il ricorso a false attestazioni di essere nullatenente mentre i percettori del sussidio e i familiari risultavano proprietari di beni e anche immobili.
Scoperto anche un intero nucleo familiare in cui ogni componente percepiva il reddito di cittadinanza nonostante fossero proprietari di immobili, tra cui anche alcuni fuori dalla Provincia di Monza e Brianza. Tra le truffe, scoperte anche quelli di cittadini stranieri che attestavano di essere residenti in Italia da almeno 10 anni, malgrado molti di essi fossero arrivati solo da qualche mese.
Nella provincia di Monza e Brianza sono state oltre 6800 le famiglie che hanno richiesto il reddito di cittadinanza con un assegno mensile medio che si aggira sui 400 euro. L’impennata durante la pandemia, che ha messo in ginocchio sempre più famiglie.