
Motta è ormai diventata una delle atlete di punta della federazione Fipl. In carriera un titolo italiano, due trionfi europei e un quarto posto iridato. Pratica la disciplina dal 2021: vivo questa esperienza con passione.
Solleva pesi con lo sguardo indomito e la forza di una leonessa, siglando record su record e mettendosi al collo medaglie su medaglie. E rientra da una gara tra campioni italiani, il PesaroPowerlifting, con risultati che testimoniano la sua continua crescita e quanto sia importante oggi per la Nazionale italiana. La besanese Annalisa Motta, 29 anni, è ormai una delle atlete di punta della Fipl (Federazione italiana powerlifting), con alle spalle un titolo nazionale, due medaglie d’oro europee (2023 e 2024) e un quarto posto al mondiale dell’anno scorso che la proietta in un’ottica sfidante alla prossima competizione internazionale di giugno. "Adesso punto al podio", dice determinata.
Il test svoltosi a Pesaro il 5 e 6 aprile – una gara a cui sono stati invitati i campioni italiani della disciplina con ranking più alto – l’ha vista arrivare prima nella sua categoria (47 kg) e seconda nella classifica assoluta che raggruppa tutte e 8 le categorie di peso (fino agli 84 kg), con punteggio ponderato. Nella città marchigiana ha sollevato 142,5 chili con lo squat e ha siglato tre record italiani con 86,5 chili di panca, 168,5 chili di stacco e 397,5 chili di totale, anche se non registrati in quanto non ottenuti in gare ufficiali (i record italiani ufficiali di panca, con 86 chili, e di totale, 387,5 chili, sono comunque suoi). Il Powerlifting è proprio questo: una disciplina in cui bisogna sollevare il massimo del peso possibile nei tre esercizi di squat, panca piana e stacco da terra. Si differenzia dal sollevamento pesi per il tipo d’esecuzione, per cui non si solleva il bilanciere da terra portandolo sopra la testa, ma con movimenti più corti che permettono carichi più elevati. La campionessa besanese non ha preferenza di esercizi. "Mi sento completa – chiarisce –, mi piacciono tutte e tre, anche se considerando la media femminile, risulto forte in panca, che per la donna è più difficile". Osservando le sue prove colpisce l’eleganza d’esecuzione. Eppure, e non si direbbe, non pratica da molto tempo la disciplina.
"Ho iniziato con il Powerlifting nel 2021, dopo un annetto che mi ero iscritta in palestra – spiega l’atleta –. Qui ho scoperto che un mio caro amico dell’università, Stefano Castro Florio, allenava in questa disciplina e ho iniziato a esercitarmi con lui fino a entrare pienamente in questo mondo". Tutto non sarebbe stato possibile, però, senza la preparazione atletica da cui proviene. "Ho fatto ginnastica artistica alla Polisportiva besanese da quando avevo 5 anni fino ai 23 – chiarisce la powerlifter –, una disciplina che ti dà una base motoria molto completa: è grazie a questa che nel Powerlifting ho raggiunto livelli alti". Le parole sono di chi se ne intende. Ora è lei, laureata magistrale in Scienze motorie, a insegnare ginnastica artistica e a fare la personal trainer in palestra. Intanto continua ad allenarsi con grande determinazione. "Mi alleno quattro volte a settimana una media di tre ore a sessione, sono seguita dal mio allenatore e rispetto una dieta col nutrizionista - rivela -. Vivo tutto non come sacrificio ma come passione. Io sono competitiva di indole. Mi piace sentirmi forte e sentire che miglioro. Il Powerlifting è lo sport per eccellenza di forza, sia fisica che nervosa".