
Si è fermata la striscia di risultati positivi del Renate I nerazzurri sono comunque in corsa per il quarto posto (Foto Peruzzetto)
Il Renate non perdeva da oltre 40 giorni. Interrompe il “magic moment” delle pantere il colpo da biliardo del centrocampista di origine moldave Artur Ionita che concretizza un calcio da punizione laterale su cui forse la difesa nerazzurra poteva fare meglio. Ma poco cambia perché i playoff sono praticamente in cassaforte e la possibilità di centrare il quarto posto è sempre valida, anche se le contendenti adesso aumentano di numero perché anche Giana, Virtus Verona e Atalanta Under 23 si uniscono all’AlbinoLeffe e al Trento che, tra l’altro, sarà l’avversaria di sabato della squadra di Foschi. Chi vince resta in corsa per saltare il primo turno dei playoff, chi perde dovrà probabilmente accontentarsi delle posizioni di rincalzo e giocare fin dall’inizio la lunga sequenza degli spareggi. Staremo a vedere, ma intanto la striscia di quattro vittorie consecutive e di sei risultati utili di fila subisce uno stop per certi versi inatteso contro una squadra sì forte e attrezzata ma molto indietro in classifica complice un girone di andata deficitario, le solite vicissitudini societarie e una penalizzazione di cinque punti. Triestina che non incanta contro un Renate più spento rispetto alle ultime uscite ma che sfrutta l’unica occasione vera nella ripresa. "Non ricordo, dopo l’intervallo, tiri in porta dei nostri avversari eccetto quello del gol. Nel senso che non abbiamo mai rischiato. Era la classica partita che poteva finire 0-0. Mentre nel primo tempo abbiamo avuto parecchie situazioni per passare in vantaggio, anche se loro si sono resi più pericolosi. Al netto di tutto ciò, mi permetto di affermare che il Renate non meritava di uscire sconfitto", spiega Foschi. "Paghiamo questo episodio, vero, potevamo stare più attenti nel frangente ma non mi sento di rimproverare i miei ragazzi che, nonostante un campo in condizioni tutt’altro che buone e il vento forte, hanno interpretato la partita come si doveva. Ci teniamo la prestazione e riflettiamo sugli eventuali errori commessi. Questa gara certifica ancora una volta quanto più volte vado a ripetere e cioè che in Serie C la differenza la fanno la fame, la voglia di emergere e di lottare su ogni pallone".