di Fabio Luongo
Un miliardo e 260 milioni. È quanto i brianzoli si giocano all’anno. O meglio, è quello che, in base ai dati più recenti, mette sul piatto chi tenta la fortuna con l’azzardo legale nella nostra provincia. Che fanno, con la media del pollo, 332 euro a capocchia, circa 28 euro al mese a testa, neonati compresi. E questo senza contare i giochi online e le scommesse illegali, che pure esistono. A fagocitarsi questa bella fetta del reddito di tanti abitanti del territorio sono le slot machine, i gratta e vinci, il bingo e tutte le altre attrazioni che offre il mercato della fortuna legalmente consentita.
In questa giostra di cifre a fare la parte del leone, in Brianza, sono alcune città, quelle dove sono presenti grandi strutture dedicate al gioco d’azzardo, che finiscono per attirare scommettitori anche dai centri vicini. Ecco così che in cima alla classifica dei primi 10 Comuni per quantità di giocato, sia totale che pro capite, c’è Varedo, con 144 milioni di euro complessivi e 10.563 euro a persona. Subito dietro, nel totale giocato, ci sono i 124 milioni di euro scommessi a Monza, i 119 di Lissone, i 91 di Cesano e gli 86 di Nova. E poi, via via a scendere, i 67 milioni di euro puntati a Bellusco, i 47 di Verano, i 46 di Brugherio, i 41 di Concorezzo e i 38 di Limbiate. Se invece si guarda al giocato pro capite, alle spalle della primatista Varedo, coi suoi 10.563 euro a persona, si trova Bellusco con 8.963 euro a testa. Quindi Verano con 5.045 euro ciascuno, Nova con 3.697 e Lissone con 2.562. A mettere in fila i numeri che raccontano quanto si gioca in Brianza è stata l’associazione Brianza SiCura, da tempo impegnata sul territorio a diffondere una cultura della legalità e di contrasto alla corruzione e alla criminalità organizzata di stampo mafioso. Il gruppo ha elaborato un report che traduce in tabelle e mappe i dati ufficiali più recenti resi disponibili dall’Agenzia Dogane Monopoli. Le informazioni, datate 2020, si riferiscono a quanto avvenuto nel 2019, "quindi prima del lockdown - sottolineano dall’associazione -, che con la chiusura dei locali dovrebbe aver ridotto la spesa". Presi il miliardo e 260 milioni complessivi, è come se ognuno degli 870mila brianzoli impiegasse mediamente nell’azzardo legale 332 euro all’anno, poco meno di 28 euro al mese. "E se la media a persona appare solo leggermente superiore a quella italiana, che è di 325 euro pro capite, saltano all’occhio le grandi differenze tra città e città - spiegano da Brianza SiCura -. Si tratta di situazioni che risentono largamente della localizzazione sul territorio delle grandi sale gioco, dove si concentrano scommettitori provenienti da tutto il circondario". A scendere è l’ammontare del giocato a Monza, "dove - evidenziano dall’associazione - l’azzardo segna in 3 anni un calo di ben 29 milioni, mentre appaiono in crescita le città dove già si gioca moltissimo: Cesano con un più 11 milioni, Lissone con un più 5, Nova e Lentate con un più 4. Al contrario sono stabili le località dove le somme impegnate sono minori".