BARBARA APICELLA
Cronaca

"Restituite a Monza la Madonna col mantello"

Petizione online per riportare l’altorilievo del Trecento che fino al 1838 svettava sulla Porta Milano all’ingresso della città

di Barbara Apicella

"Restituiteci la Madonna con il manto stendente. Aiutatemi a riportare a Monza l’opera del Trecento che per secoli ha protetto la città e i monzesi, e oggi si trova al Castello Sforzesco".

L’appello è di Ettore Radice che ieri, in occasione della ricorrenza dell’Immacolata, ha annunciato l’avvio a gennaio di una petizione on line per riportare a Monza quell’altorilievo del Trecento che fino al 1838 svettava sopra la volta di Porta Milano, che sorgeva all’altezza dell’attuale largo Mazzini.

"L’altorilievo rappresenta l’effige di Maria stendente il manto a protezione della città – spiega Ettore Radice – La Vergine era al centro: alla sua destra c’erano gli uomini, alla sua sinistra le donne. Quella Porta era ubicata proprio all’ingresso di Monza, vicino a quello che un tempo era il Castello Visconteo. Poi nel 1838 la Porta venne demolita, e gli austriaci portarono l’altorilievo a Milano". Ma i figli di Teodolinda non si sono mai dimenticati di quell’opera che ancora si ritrova nei documenti dell’epoca. Un’effige dal profondo valore religioso alla quale i monzesi nel corso dei secoli si sono spesso rivolti per chiedere intercessioni. Radice chiede che l’opera, di proprietà dello Stato, venga restituita alla città. Per l’appassionato di storia quell’altorilievo ha un grande valore, non solo artistico, ma anche religioso.

"In questi mesi di emergenza sanitaria Papa Francesco ha affidato l’Italia e il mondo alla protezione della Madre di Dio come segno di salvezza e di speranza. La nostra città, nei momenti più difficili della sua storia, confidava nell’aiuto della Vergine, rivolgendole suppliche per sostenere i monzesi nel superare le avversità. La rappresentazione più importante di questa devozione è nella Madonna trecentesca, con manto stendente, sulla volta di Porta Milano". Radice ha già trovato la giusta collocazione: nei Musei civici dove tutti i monzesi potranno ammirarla e venerarla. "A Milano non è adeguatamente valorizzata. È in un’anticamera al primo piano della Rocchetta del Castello. Milano, ovviamente, dava e da più rilevanza al patrimonio storico relativo alla città e quindi, ancora oggi, lascia il nostro altorilievo in un luogo relegato: noi la valorizzeremmo nel nostro Museo". Non è la prima volta che Radice cerca di riportare l’opera in città: nel 2004, nelle vesti di consigliere comunale, presentò un ordine del giorno con cui chiedeva il ritorno dell’altorilievo a Monza.

"Era stato votato all’unanimità, ma la richiesta non venne portata avanti nelle sedi opportune". Quest’anno a ottobre anche la consigliere della Lega Laura Capra ha riportato in aula la richiesta. "La petizione inizierà a gennaio: ho già l’appoggio delle associazioni Mnemosyne, La Casa della Poesia, Italia Nostra, Amici dei Musei, Pro Monza e Università Popolare Upm. A gennaio partirà la raccolta di firme on line per chiedere la restituzione di questa opera alla città di Monza e la sua sistemazione all’interno della ex Casa degli Umiliati. Raccolte le firme invieremo la petizione al ministro per i Beni Culturali Dario Franceschini, al soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio Giuseppe Stolfi, al sindaco di Milano Giuseppe Sala e al sindaco di Monza Dario Allevi".