Ha riaperto ieri, dopo oltre due mesi di lucchetti ai cancelli, il parco comunale di Villa Tittoni. Terminati i lavori di abbattimento o potatura di circa 160 piante in condizioni di precarietà a causa della tempesta del 24 luglio, il sindaco Simone Gargiulo ha firmato l’ordinanza di riapertura, successiva al sopralluogo effettuato dal direttore tecnico dell’impresa esecutrice dei lavori di messa in sicurezza. I desiani hanno così potuto riappropriarsi del loro gioiello verde, con il solo divieto di utilizzo delle strutture di arredo delimitate e transennate. Ma se viene riaperto il parco, non si chiudono invece le polemiche sull’azienda che ha eseguito i lavori, cioè la Ti-Effe, l’azienda di Verano Brianza che ha in mano l’appalto per la gestione del verde pubblico in città alla quale il Comune ha assegnato in maniera diretta un nuovo incarico per questi lavori urgenti post tempesta. Nonostante contro la stessa impresa, accusata di un presunto tentativo di corruzione ai danni di un dipendente comunale, il Comune si sia di recente costituito parte civile. Un cortocircuito emerso nell’ultima seduta di consiglio comunale, grazie a una domanda del consigliere Pd Achille Taccagni. "Lo abbiamo fatto dopo le opportune verifiche legali – ha detto in aula il sindaco –. L’avvocato ci ha confermato che non c’erano problemi in questo senso, tra l’altro la compagine societaria è completamente cambiata".
Ma la minoranza, compatta, non ha intenzione di chiudere qui la questione: "È stata evidenziata l’inopportunità di questo affidamento diretto, preceduto persino dalla proroga del contratto di appalto per la cura del verde, avvenuta anch’essa dopo la costituzione di parte civile del Comune – scrivono in una nota congiunta Pd, Desio Viva, Desio Libera, Forza Italia e il consigliere Andrea Foti –. In pratica, da una parte, con la costituzione di parte civile, l’Amministrazione sta chiedendo un risarcimento danni all’impresa in conseguenza del reato da accertare, dall’altra, con l’affidamento di ulteriori lavori in appalto, le sta anticipando la liquidità necessaria a corrispondere il risarcimento stesso in caso di condanna".
E ancora, "quale danno che il Comune ha richiesto si potrà vedere riconosciuto da un’impresa cui il Comune stesso ha scelto nuovamente di affidarsi, così confermando, implicitamente, la propria soddisfazione e la propria fiducia? Peraltro, pubblicizzando con soddisfazione ogni intervento effettuato da quella stessa impresa". Secondo l’opposizione si tratta di "un episodio emblematico che manifesta non solo la scarsa lungimiranza della Giunta Gargiulo nella gestione della cosa pubblica, ma persino una pericolosa superficialità nel selezionare operatori in una città che, purtroppo, di fatti di estrema rilevanza penale è stata vittima nel recente passato, tanto da farla assurgere alle cronache nazionali con un’immagine decisamente negativa".