Da una parte la nuova scuola che avrebbe dovuto essere terminata e funzionante da un pezzo, dall’altra il piazzale da dove partono gli scuolabus per accompagnare gli alunni nelle altre scuole della città, in mezzo un cantiere che provoca disagi alla circolazione e che ieri ha scatenato una scazzottata tra adulti sotto gli occhi esterrefatti dei bambini.
L’episodio sconcertante è al vaglio dei carabinieri, intervenuti assieme a un’ambulanza che si è occupata di trasportare un uomo di 58 anni all’ospedale di Garbagnate Milanese, in codice verde, vittima di una "aggressione" così come definita dal portale delle emergenze sanitarie. La vicenda ha per teatro la via Torino, quartiere San Francesco, dove la vecchia scuola piena di amianto è stata abbattuta ormai da 7 anni, mentre di quella nuova c’è solo lo scheletro e il cantiere è abbandonato da mesi, con tanto di contenzioso in Tribunale tra azienda e Comune. Da quest’anno scolastico gli scuolabus partono da qui. Ma ieri mattina, il cantiere del teleriscaldamento è avanzato, occupando parte del piazzale utilizzato dagli autobus. Dalle difficoltà di manovra è nato un diverbio, che è finito a pugni, con il piazzale pieno di bambini e genitori e con lo scuolabus che, di conseguenza è partito in ritardo. L’episodio ha suscitato un’ondata di proteste da parte dei genitori presenti e anche dei residenti del quartiere, ormai esasperati per una situazione che si trascina da anni tra i disagi.
Secondo più di un residente, lo spostamento del cantiere non avrebbe tenuto conto della necessità degli spazi di manovra degli autobus. Molti dei presenti hanno lamentato anche l’assenza della Polizia locale a gestire una situazione che si poteva ben immaginare avrebbe creato disagi. "La Polizia locale era impegnata a presidiare gli ingressi di tutte le scuole della città", puntualizza il sindaco Antonio Romeo, che si dice sconcertato per l’accaduto e ha chiesto di avere maggiori informazioni in merito. "Il cantiere del teleriscaldamento è presente in quell’area già da qualche settimana, non è una novità, mi sembra assurdo che si arrivi a questo punto, per la scuola stiamo modificando il progetto e siamo in attesa dell’udienza di metà ottobre per capire come muoverci per concluderla il più presto possibile".